Se, come spiegato nei precedenti articoli sul tema previdenziale, è praticamente impossibile, coi numeri di #lavoratori, #pensionati e #aliquote oggi esistenti avvicinarsi ad un #tasso di #sostituzione sostenibile (per lo meno sostenibile politicamente per chi dovrebbe riportare il sistema in equilibrio), tanto più considerate le tendenze #demografiche che vedono una ulteriore riduzione della #natalità, che fare?
Il sistema a #capitalizzazione sembra la soluzione al problema. Lì, ognuno di noi versa per sé stesso, nel proprio conto #previdenziale, senza che ci sia alcuna #ripartizione dei fondi nei confronti dei pensionati. Vi è una sorta di #salvadanaio: i #contributi versati da ogni lavoratore vengono investiti, producono un #rendimento che, al momento della #pensione e sulla base dell’#aspettativa di #vita, si trasformerà in #rendita pensionistica.
Come si comprende, non esistono qui rischi #demografici (se si eccettua il rischio che l’aumento dell’aspettativa di vita riduca la pensione futura): quello che si avrà non dipende da fattori esterni (quanto cresce la natalità, quanti sono i lavoratori, le scelte politiche che si faranno, ecc…) ma soltanto dal rendimento degli #investimenti fatti.
Il rendimento dipende quindi dal tasso di #interesse medio di #mercato che, nel lungo periodo, è ragionevolmente superiore al tasso di #crescita dell’economia (da cui dipende, in ultima analisi, il rendimento del sistema a ripartizione), e quindi il sistema a capitalizzazione ha anche questa convenienza insita.
Dunque perché non passare a questo sistema? Perché non si inizia oggi, c’è un pregresso, e quel pregresso è proprio l’esistenza del sistema a ripartizione.
Questo implica che, se da oggi si passasse improvvisamente ad un sistema a capitalizzazione, N generazioni in età da lavoro dovrebbero versare 2 volte: per finanziarsi la propria pensione e per finanziare la pensione di chi è andato in pensione nel sistema a ripartizione.
Questo, si capisce bene, in assenza di #aiuti o di gradualità, sarebbe economicamente insostenibile perché priverebbe i lavoratori di una quota troppo alta di #reddito.
Ci torneremo.