La giustizia è il settore dove indubbiamente la maggioranza ha lavorato di più, anzi forse l’unico su cui ha fatto qualcosa in questi mesi. Sul resto siamo al deserto totale. Verrebbe quindi da fare i complimenti a Ugolini per questo superlavoro, peccato che il lavoro finora non sia stato dedicato a migliorare leggi e procedure che regolamentano i processi, per rendere più certo ed efficace il nostro diritto, ma solo a fare un mega repulisti dei giudici non graditi alla maggioranza e al Governo, magari perché colpevoli di avere fatto sentenze, processi o avere preso posizioni che la maggioranza non ha apprezzato. Non c’è alcuna parola che possa negare questa evidenza palese, e lo hanno sottolineato anche gli avvocati che, nonostante l’apertura di credito al nuovo dirigente, continuano a chiedere interventi che la maggioranza finora ha condiviso solo a parole, mentre nei fatti ha agito solo sulla cacciata dei giudici (creando dei buchi incredibili, visto che sia l’appello che alcune fasi superiori sono oggi piuttosto sguarnite).
UGOLINI SI GIUSTIFICA, COME SEMPRE, GUARDANDO INDIETRO
Gli elementi che abbiamo evidenziato nella mozione di sfiducia sono estremamente chiari, inequivocabili. Notiamo, come al solito, che il Segretario di Stato Ugolini (ma anche qualche suo collega che si è superato dicendo che noi abbiamo voluto mantenere segreti i verbali delle varie Commissioni nella passata legislatura, come lei ha chiesto Segretario Lonfernini le dico che lei è persona falsa) per rispondere ha preferito guardare indietro, a quanto fatto nei 3 anni passati, tra l’altro prendendosi meriti che non ha assolutamente (visto che, ad esempio, i processi di informatizzazione del Tribunale, dopo anni di richieste, sono stati avviati dal precedente Segretario Renzi, basta guardare gli atti: lei Segretario ha fatto bene a proseguire su quella strada, ma non si prenda meriti che non ha).
I motivi della sfiducia, invece, sono molto chiari e riguardano assolutamente l’oggi, le azioni del Segretario.
LETTERA DEL SEGRETARIO GENERALE DEL COE MISTIFICATA
Il primo: la lettera Segretario Generale del Consiglio d’Europa, commentata il 21 Agosto 2020 in maniera positiva quando positiva non era (ha chiesto esplicitamente la separazione dei poteri, la non interferenza del potere politico su quello giudiziario, e ha detto che avrebbe riportato tutto al Greco). Il Segretario non ha dato una corretta informazione alla cittadinanza ed ha strumentalizzato una posizione rilasciata dagli organismi internazionali, tanto che il Segretario Generale ha dovuto poi pubblicare l’intervento sul sito del Consiglio d’Europa.
LETTERA DEL COMMISSARIO PER I DIRITTI UMANI IGNORATA
Il secondo: la lettera del Commissario per i Diritti Umani inviata a Beccari, che conteneva precisi moniti sulla separazione dei poteri, la non retroattività delle leggi e la non interferenza politica e chiedeva di astenersi dall’adottare nuove misure e nuove azioni prima del report del Greco e prima dell’attuazione delle raccomandazioni ivi contenute. Tale missiva non è stata resa nota agli organismi che dovevano decidere sui temi ivi indicati (la lettera è dell’8 Settembre, e tra l’8 e il 9 e l’11 settembre sono state assunte in Commissione Giusitizia e in Consiglio Giudiziario Plenario deliberazioni in senso contrario rispetto a quanto indicato nella lettera del Commissario).
Ugolini dice: “mi chiedo in che modo tale lettera avrebbe potuto condizionare una attribuzione di legge della Commissione Affari di Giustizia sull’azione di sindacato o le decisioni del Consiglio Giudiziario Plenario sulla rimozione dei giudici”, ecco, da qui si capisce quanta considerazione si dia alle raccomandazioni provenienti dagli organismi internazionali di cui facciamo parte, che ci avevano chiesto di non porre in essere altre azioni che potessero condizionare l’autonomia della Magistratura. Il punto non è cosa un organo può o non può fare, ma il fatto che ci fosse una precisa richiesta del Commissario per i Diritti Umani che richiedeva prudenza e attesa.
NON CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO ORDINARIO
Grave, secondo me, anche il fatto che non sia stato quasi mai convocato il Consiglio Giudiziario Ordinario, nonostante le ripetute richieste dei giudici: il Segretario non ha fatto nulla, nell’ambito delle sue competenze, perché questo organo si potesse riunire ed esprimersi secondo le competenze di legge. Tanto che poi i giudici sono stati costretti a scrivere direttamente al Consiglio d’Europa sulle situazioni createsi.
MENZOGNE SULL’INTERPRETAZIONE RETROATTIVA DELLE NORME
Quarta grave azione: Ugolini ha mentito su non conoscenza dell’efficacia retroattiva della legge n.1/2020. In realtà tutto era ben pianificato fin da Febbraio, visto che poi fu il Segretario stesso a votare per l’applicazione retroattiva della norma, come sapeva fin dal principio nonostante avesse mentito al Consiglio e al Paese. E tutti gli atti del Consiglio Giudiziario Plenario derivano da lì, da questa legge retroattiva che è una aberrazione giuridica per chiunque creda nello Stato di diritto, che ha retroattivamente cambiato la composizione dell’organo e, grazie a ciò, travolto tutte le decisioni prese negli anni (che sia con decisioni ad hoc o con decisioni in autotutela).
Non ultima la richiesta di Ugolini di convocazione del Consiglio Giudiziario Plenario del 28 Settembre il CGP, che ha richiesto di inserire la rimozione di 3 giudici dal loro ruolo, proprio grazie a quelle norme retroattive che hanno consentito cose che altrimenti non sarebbero state possibili.
AVVICINAMENTI STRANI AD UN GIUDICE
Grave l’avvicinamento, il 3 Giugno 2020, di un Magistrato in forza a San Marino. Soprattutto il fatto che sia stato spacciato come incontro casuale, solo perché Ugolini si trovava nelle vicinanze dello studio di quel giudice. Gli incontri dovrebbero avvenire nei luoghi deputati e istituzionali, non in giro per l’Italia.
VERBALI DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO PLENARIO DEL 24 LUGLIO ANCORA NON DIVULGATI
Infine sottolineo la vicenda dei verbali del CGP del 24 Luglio, che ancora non sono conoscibili ai membri di quell’organo che non erano presenti a quella seduta, per impedimento o scelta politica. La scelta di non rendere disponibili quei verbali è una scelta da paese incivile, che deve mantenere opache le decisioni perché evidentemente le ha prese controlegge, una scelta di regime che fa a cazzotti con la volontà di trasparenza più volte annunciata. Da quel CGP sono dipese una serie di vicende gravi, e sapere se quel CGP ha deciso legalmente o meno sarebbe essenziale. Quella scelta non è dipesa dal Segretario, lo sappiamo, ma il Segretario poteva certamente svolgere un ruolo su questo, che non ha minimamente svolto.
REPORT DEL GRECO CONTIENE INDICAZIONI SU CUI SIETE ANDATI IN SENSO ESATTAMENTE CONTRARIO
Ultimo ma non meno importante: il report del Greco contiene indicazioni rispetto alle quali il Segretario è andato in senso esattamente contrario. Le indicazioni sono chiare, ed hanno un peso politico forte nel momento in cui non vengono rispettate. Il Segretario a parole dice di condividerle, nei fatti le disattende e fa il contrario, come quando si dice di condividere che la politica debba uscire o comunque essere minoranza in Consiglio Giudiziario Plenario rispetto alla parte togata e poi si usa la forza della politica e dei suoi numeri per fare il repulisti di cui parlavo: questo è un esempio plastico (ma ne potrei fare tanti altri sulle raccomandazioni contenute) che confermano l’atteggiamento di sostanziale presa in giro di quanto gli organismi internazionali ci dicono, il che è molto grave e potrà essere (anche se mi auguro di no) foriero di conseguenze. Va detto, comunque, che la lettera del Commissario per i Diritti Umani, la gravità dei suoi contenuti, il non rispetto di quanto lì indicato ed il fatto che siamo rimasti nella home page della Commissione tra le prime 3 notizie per oltre una settimana sia già abbastanza sintomatico dello stato in cui siamo giunti.
SINTESI: AZIONI GRAVI E ASSOLUTAMENTE CENSURABILI
Il fatto di avere nominato un nuovo Dirigente per il Tribunale, a cui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro, era un atto evidentemente dovuto dopo averne cacciato un altro in maniera arbitraria, ma rappresenta assolutamente un dettaglio rispetto a tutto quanto accaduto:
1. il repulisti posto in essere in Tribunale, quasi metà dei Magistrati mandati via,
2. la politica che ha impedito ai giudici di riunirsi ed esprimersi,
3. indicazioni degli organismi internazionali ignorate,
4. accuse molto gravi contenute in quelle stesse lettere provenienti dal Consiglio d’Europa,
5. attacco selettivo ai giudici sgraditi;
6. l’opinione politica e le interpretazioni di parte politica diventate legge, in barba a qualunque separazione dei poteri. Perché laddove, nonostante tanti ricorsi fatti dall’allora opposizione, non c’è mezza sentenza, né interna né a livello internazionale, che dimostri che si sono fatte azioni illegittime in passato, è stata la politica a creare la sua verità e trasformarla in sentenza per imposizione.
Se ci riteniamo ancora un paese civile, democratico e rispettoso della separazione dei poteri non credo serva altro per arrivare ad una sfiducia piena dell’operato del Segretario.
INVITI AL DIALOGO DI MEMBRI DELLA MAGGIORANZA: COME ATTUARLI?
In chiusura, un passaggio. Gli inviti al dialogo che ho sentito lanciare ancora oggi da alcuni (pochi) consiglieri e che rispetto molto. Come riavviare un dialogo in questo momento è un bel tema di discussione, dialogo non tanto con l’opposizione (quei poveri 15 consiglieri contano poco oramai) ma con la Magistratura, sperando che la maggioranza non intenda iniziare a dialogare con la Magistratura solo quando gli equilibri saranno a lei graditi a colpi di revoche, autotutele, eccetera. Un consigliere della Dc, in passato, aveva parlato di una sorta di zona franca (non sono queste le parole esatte ma riporto il senso) dove far ragionare politica e Magistratura sui percorsi di riforma; oggi un altro consigliere Dc, Valentini, ha proposto una seria discussione in Commissione I in via anticipata, per non ritrovarsi a dover discutere un lavoro già fatto da altri; alcuni consiglieri avevano proposto in altri Consigli di attuare un, chiamiamolo così, rinnovamento del Tribunale al fine di eliminare le eventuali fazioni (tutte le fazioni) che si fossero costituite; ed altri interessanti proposte che però non si attuano mai, mentre altri lavorano, agiscono e ripuliscono. Lancio a voi la domanda, visto che siete la maggioranza: come facciamo a farlo ripartire questo dialogo e tutti gli inviti ad agire diversamente cadono nel vuoto?
Grazie mille.