INTERVENTO SU ACCORDO DI ASSOCIAZIONE CON UE - 14_6_16



Eccellenze e colleghi consiglieri,
4 PUNTI CHE CI INTERESSAVA ANALIZZARE
quando nella sessione consigliare di Aprile come Civico10 e Sinistra Unita abbiamo proposto l’odg che ha poi portato a questo dibattito, lo abbiamo fatto nell’ottica di ottenere 4 risultati:
1.      essere aggiornati sull’andamento di una trattativa che, inutile ribadirlo, disegnerà le regole con cui San Marino si confronterà nei prossimi decenni;
2.      ribadire la volontà di tutto il Consiglio Grande e Generale di procedere nella direzione della conclusione di questo accordo, cercando di portare a casa risultati utili al nostro Paese;
3.      delineare chiaramente gli aspetti per noi prioritari da portare al tavolo per salvaguardare il buon funzionamento dei vari settori del nostro mondo del lavoro, del nostro welfare, del nostro bilancio, ecc…;
4.      dare di conseguenza a chi segue ogni giorno le trattative le linee politiche da seguire, attraverso una decisione di tutto il Parlamento, come hanno fatto altri Paesi.
Ringraziamo il Segretario Valentini per avere concesso questo dibattito e per la relazione che, seppur sinteticamente, delinea lo stato dell’arte della trattativa ad oggi. Non abbiamo problemi ad elaborare e condividere l’odg proposto dal Segretario, se sarà ben fatto.
SERVONO AGGIORNAMENTI PERIODICI SUGLI SVILUPPI DELLA TRATTATIVA
Mi auguro ci sia la possibilità, e questa è la prima proposta che faccio per l’odg finale di questo dibattito, di avere come minimo ogni 6 mesi e comunque ogni qual volta ci siano novità al tavolo del negoziato un riferimento preciso in aula da parte del Segretario, con successivo dibattito che consenta a tutte le componenti politiche di dire la propria e suggerire linee politiche da portare al tavolo stesso.
Perché, come ha detto Marco Podeschi, è fondamentale che su questa importantissima trattativa ci sia pieno confronto, consapevolezza e coinvolgimento di tutte le forze, onde evitare che al cambio di legislatura e di Governo conseguano cambi di linea che sarebbero difficilmente comprensibili alla nostra controparte europea.
SPECIE QUANDO ANDREMO AD AFFRONTARE LE TEMATICHE PIÙ SENSIBILI…
Questo vale anche e soprattutto per quando andremo ad affrontare le tematiche più sensibili per i sammarinesi:
·         il tema del T2 e della gestione delle dogane, di cui dirò fra breve,
·         la libera circolazione delle persone ed in particolare3 il tema della salvaguardia del mercato del lavoro interno, su cui secondo noi è necessario mantenere un meccanismo incentivante per il lavoro dei residenti e disincentivante per il ricorso a forensi. Tra l’altro su questo tema inviterei il Segretario a spingere per avviare il dibattito quanto prima, perché se non otteniamo qualcosa su questo temo che potremo anche evitare di perdere tempo in una trattativa che i sammarinesi non approverebbero mai;
·         il tema delle residenze, su cui secondo noi è necessario muoversi in ottica di limitazione o quantomeno di quote annue d’ingresso sull’esempio del Liechtenstein;
·         la libera circolazione dei servizi e quindi il tema della concorrenza di soggetti esterni anche in quell’ambito, su cui come minimo serve un periodo di transizione abbastanza lungo per far si che il nostro settore dei servizi oggi piccolo e poco competitivo possa crescere;
·         il grande tema della sovranità fiscale, che per noi va rivendicato con estrema forza, come elemento per noi vitale, senza che nessuno possa obbligarci ad uniformarci ad aliquote di altri Paesi, né sulle imposte dirette né su quelle indirette.
...SU CUI SI GIOCHERÀ L’ACCETTAZIONE DELLA CITTADINANZA
Sono questi i temi su cui, credo, si giocherà l’accettazione da parte dell’opinione pubblica di questo percorso che stiamo facendo, che tanti guardano con sospetto perché, inutile negarcelo, l’UE oggi non è popolare e le tendenze sono verso una disintegrazione piuttosto che una maggiore unione. I sentimenti di timore diffusi anche in molta parte dell’opinione pubblica sammarinese vanno smorzati non certo con un po’ di retorica e qualche parola che non ha più nessun valore, ma ottenendo risultati importanti per la nostra economia e nuove opportunità per i cittadini al tavolo del negoziato. Facendo vedere che questo accordo potrebbe aprire opportunità che oggi non abbiamo, alle imprese che domani potrebbero commercializzare i loro beni senza burocrazia, ai cittadini che potrebbero viaggiare senza complicazioni o trovare opportunità di lavoro fuori San Marino, al sistema finanziario che potrebbe finalmente uscire dai nostri confini, ecc…
Solo con un pieno e aperto confronto sulle linee di indirizzo da portare nei vari passaggi della trattativa si potrà rendere accettabile questo percorso che, lo ribadisco, per noi dovrà necessariamente concludersi con un referendum popolare che stabilisca l’accettazione o meno dell’accordo. Spero che si possa accogliere questo passaggio nell’odg.
IL CONFRONTO VA FATTO PRIMA DELLA TRATTATIVA, NON DOPO
Così come va accolto un altro punto: che questo dialogo e questi dibattiti in aula e nel Paese vanno fatti PRIMA che vengano portate al tavolo della trattativa, non dopo come è avvenuto fino ad ora. Altrimenti possiamo solo prendere atto di una situazione già delineata dal Governo e dire se ci va bene o se non ci va bene, in questo caso facendo fare una brutta figura al Paese tutto. Bisogna capire che questa trattativa non è del Governo ma di tutto il paese. Anche su questo teniamo molto che ci sia un passaggio nell’odg, affinchè appunto il Governo venga in aula a chiedere l’opinione del Consiglio e si confronti con il Paese sulle linee da tenere nella trattativa prima che vengano affrontati i vari passaggi.
Penso, e lo ri-sottolineo, che proprio la delicatezza dei temi che si affronteranno a breve richiede di identificare chiaramente ed in maniera collettiva quali sono i confini che non possiamo superare e le deroghe eventuali da ottenere, a beneficio prima di tutto dei negoziatori.
RELAZIONE VALENTINI MI VEDE D’ACCORDO SULLE LINEE PROPOSTE SIA SUL QUADRO ISTITUZIONALE…
Rispetto alla relazione di Valentini, mi trovo sostanzialmente d’accordo sulle linee sostenute finora al tavolo della trattativa: sia sui richiami da inserire nel Preambolo rispetto alla necessità di salvaguardare la specifica identità dei Piccoli Stati, sia sull’inserimento di una clausola di salvaguardia per non applicare l’accordo in caso di gravi motivi, sia sul non inserimento della Clausola ghigliottina che provocherebbe la caduta di tutto l’accordo in caso di non applicazione di una decisione della Corte di Giustizia, preferendo invece l’individuazione di specifici settori dell’accordo da sospendere.
…SIA SULLA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI
Sulla libera circolazione delle merci, sono contento che vi sia l’incorporazione dell’Accordo di Unione Doganale dentro questo nuovo testo e penso che sia fondamentale portare al tavolo della trattativa l’obiettivo del superamento del T2, anche eventualmente legato all’introduzione dell’Iva nel nostro paese anche se il problema del T2, come ben spiega la relazione, è abbastanza slegato dalla questione IVA. Bisogna, su questo, trovare una procedura applicativa simile a quella prevista per gli Stati membri.
SU DOGANE, RIFERIRE AL CONSIGLIO APPENA CI SONO DATI PRECISI
Sulla gestione delle dogane la relazione è vaga perché, da quel che capisco, mancano ancora elementi di giudizio per dare una valutazione tecnica ed economica sulla convenienza o meno di una loro gestione autonoma. In un momento storico in cui l’UE sta firmando accordi commerciali per ridurre o abolire i dazi, la questione va attentamente analizzata, cifre alla mano. Vorrei che l’odg contenesse un impegno ad aggiornare l’aula non appena ci saranno elementi di giudizio ulteriori.