Eccellenze e colleghi consiglieri,
4 PUNTI CHE CI INTERESSAVA ANALIZZARE
quando nella sessione consigliare di
Aprile come Civico10 e Sinistra Unita abbiamo proposto l’odg che ha poi portato
a questo dibattito, lo abbiamo fatto nell’ottica di ottenere 4 risultati:
1. essere
aggiornati sull’andamento di una trattativa che, inutile ribadirlo, disegnerà
le regole con cui San Marino si confronterà nei prossimi decenni;
2. ribadire
la volontà di tutto il Consiglio Grande e Generale di procedere nella direzione
della conclusione di questo accordo, cercando di portare a casa risultati utili
al nostro Paese;
3. delineare
chiaramente gli aspetti per noi prioritari da portare al tavolo per salvaguardare
il buon funzionamento dei vari settori del nostro mondo del lavoro, del nostro
welfare, del nostro bilancio, ecc…;
4. dare
di conseguenza a chi segue ogni giorno le trattative le linee politiche da
seguire, attraverso una decisione di tutto il Parlamento, come hanno fatto
altri Paesi.
Ringraziamo il Segretario Valentini per
avere concesso questo dibattito e per la relazione che, seppur sinteticamente,
delinea lo stato dell’arte della trattativa ad oggi. Non abbiamo problemi ad
elaborare e condividere l’odg proposto dal Segretario, se sarà ben fatto.
SERVONO AGGIORNAMENTI PERIODICI SUGLI SVILUPPI DELLA TRATTATIVA
Mi auguro ci sia la possibilità, e questa
è la prima proposta che faccio per l’odg finale di questo dibattito, di avere
come minimo ogni 6 mesi e comunque ogni qual volta ci siano novità al tavolo
del negoziato un riferimento preciso in aula da parte del Segretario, con
successivo dibattito che consenta a tutte le componenti politiche di dire la
propria e suggerire linee politiche da portare al tavolo stesso.
Perché, come ha detto Marco Podeschi, è
fondamentale che su questa importantissima trattativa ci sia pieno confronto,
consapevolezza e coinvolgimento di tutte le forze, onde evitare che al cambio
di legislatura e di Governo conseguano cambi di linea che sarebbero
difficilmente comprensibili alla nostra controparte europea.
SPECIE QUANDO ANDREMO AD AFFRONTARE LE TEMATICHE PIÙ SENSIBILI…
Questo vale anche e soprattutto per quando
andremo ad affrontare le tematiche più sensibili per i sammarinesi:
·
il tema del T2 e della gestione delle
dogane, di cui dirò fra breve,
·
la libera circolazione delle persone ed in
particolare3 il tema della salvaguardia del mercato del lavoro interno, su cui
secondo noi è necessario mantenere un meccanismo incentivante per il lavoro dei
residenti e disincentivante per il ricorso a forensi. Tra l’altro su questo
tema inviterei il Segretario a spingere per avviare il dibattito quanto prima, perché
se non otteniamo qualcosa su questo temo che potremo anche evitare di perdere
tempo in una trattativa che i sammarinesi non approverebbero mai;
·
il tema delle residenze, su cui secondo
noi è necessario muoversi in ottica di limitazione o quantomeno di quote annue
d’ingresso sull’esempio del Liechtenstein;
·
la libera circolazione dei servizi e
quindi il tema della concorrenza di soggetti esterni anche in quell’ambito, su
cui come minimo serve un periodo di transizione abbastanza lungo per far si che
il nostro settore dei servizi oggi piccolo e poco competitivo possa crescere;
·
il grande tema della sovranità fiscale,
che per noi va rivendicato con estrema forza, come elemento per noi vitale,
senza che nessuno possa obbligarci ad uniformarci ad aliquote di altri Paesi,
né sulle imposte dirette né su quelle indirette.
...SU CUI SI GIOCHERÀ L’ACCETTAZIONE DELLA CITTADINANZA
Sono questi i temi su cui, credo, si
giocherà l’accettazione da parte dell’opinione pubblica di questo percorso che
stiamo facendo, che tanti guardano con sospetto perché, inutile negarcelo, l’UE
oggi non è popolare e le tendenze sono verso una disintegrazione piuttosto che
una maggiore unione. I sentimenti di timore diffusi anche in molta parte
dell’opinione pubblica sammarinese vanno smorzati non certo con un po’ di
retorica e qualche parola che non ha più nessun valore, ma ottenendo risultati
importanti per la nostra economia e nuove opportunità per i cittadini al tavolo
del negoziato. Facendo vedere che questo accordo potrebbe aprire opportunità
che oggi non abbiamo, alle imprese che domani potrebbero commercializzare i
loro beni senza burocrazia, ai cittadini che potrebbero viaggiare senza
complicazioni o trovare opportunità di lavoro fuori San Marino, al sistema
finanziario che potrebbe finalmente uscire dai nostri confini, ecc…
Solo con un pieno e aperto confronto sulle
linee di indirizzo da portare nei vari passaggi della trattativa si potrà
rendere accettabile questo percorso che, lo ribadisco, per noi dovrà necessariamente
concludersi con un referendum popolare che stabilisca l’accettazione o meno
dell’accordo. Spero che si possa accogliere questo passaggio nell’odg.
IL CONFRONTO VA FATTO PRIMA DELLA TRATTATIVA, NON DOPO
Così come va accolto un altro punto: che
questo dialogo e questi dibattiti in aula e nel Paese vanno fatti PRIMA che
vengano portate al tavolo della trattativa, non dopo come è avvenuto fino ad
ora. Altrimenti possiamo solo prendere atto di una situazione già delineata dal
Governo e dire se ci va bene o se non ci va bene, in questo caso facendo fare
una brutta figura al Paese tutto. Bisogna capire che questa trattativa non è
del Governo ma di tutto il paese. Anche su questo teniamo molto che ci sia un
passaggio nell’odg, affinchè appunto il Governo venga in aula a chiedere
l’opinione del Consiglio e si confronti con il Paese sulle linee da tenere
nella trattativa prima che vengano affrontati i vari passaggi.
Penso, e lo ri-sottolineo, che proprio la
delicatezza dei temi che si affronteranno a breve richiede di identificare
chiaramente ed in maniera collettiva quali sono i confini che non possiamo
superare e le deroghe eventuali da ottenere, a beneficio prima di tutto dei
negoziatori.
RELAZIONE VALENTINI MI VEDE D’ACCORDO SULLE LINEE PROPOSTE SIA SUL
QUADRO ISTITUZIONALE…
Rispetto alla relazione di Valentini, mi
trovo sostanzialmente d’accordo sulle linee sostenute finora al tavolo della
trattativa: sia sui richiami da inserire nel Preambolo rispetto alla necessità
di salvaguardare la specifica identità dei Piccoli Stati, sia sull’inserimento
di una clausola di salvaguardia per non applicare l’accordo in caso di gravi
motivi, sia sul non inserimento della Clausola ghigliottina che provocherebbe
la caduta di tutto l’accordo in caso di non applicazione di una decisione della
Corte di Giustizia, preferendo invece l’individuazione di specifici settori
dell’accordo da sospendere.
…SIA SULLA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI
Sulla libera circolazione delle merci,
sono contento che vi sia l’incorporazione dell’Accordo di Unione Doganale
dentro questo nuovo testo e penso che sia fondamentale portare al tavolo della
trattativa l’obiettivo del superamento del T2, anche eventualmente legato
all’introduzione dell’Iva nel nostro paese anche se il problema del T2, come
ben spiega la relazione, è abbastanza slegato dalla questione IVA. Bisogna, su
questo, trovare una procedura applicativa simile a quella prevista per gli
Stati membri.
SU DOGANE, RIFERIRE AL CONSIGLIO APPENA CI SONO DATI PRECISI
Sulla gestione delle dogane la relazione è
vaga perché, da quel che capisco, mancano ancora elementi di giudizio per dare
una valutazione tecnica ed economica sulla convenienza o meno di una loro
gestione autonoma. In un momento storico in cui l’UE sta firmando accordi
commerciali per ridurre o abolire i dazi, la questione va attentamente
analizzata, cifre alla mano. Vorrei che l’odg contenesse un impegno ad
aggiornare l’aula non appena ci saranno elementi di giudizio ulteriori.