INTERVENTO SU LEGGE IMPRENDITORIA GIOVANILE seconda lettura - 25_11_15


Oggi abbiamo bisogno di far nascere imprese, i giovani hanno delle difficoltà peculiari a partire in particolare per quel che riguarda il versamento del capitale sociale, l'affitto (su cui si poteva fare di più), le tasse da pagare e la deduzione delle perdite registrate all'inizio, l'assunzione di dipendenti, ecc...
Questa legge risolve solo in parte questi problemi.
  • Bene gli strumenti: importante il prestito d'onore (anche se l'importo si poteva alzare come da noi proposto, è uno strumento da potenziare anche x il diritto allo studio). Bene che venga triplicato per le imprese innovative (anche se la dicitura è vaga e anche qui secondo me han ragione le associazioni).
  • Bene riduzione fiscale, anche se forse 6 anni è tanto (magari la detrazione poteva essere legata all'occupazione generata)
  • Bene sgravio contributivo (ma dovrebbe essere crescente nel tempo come abbiamo proposto per favorire le imprese che investono sul lavoratore).
  • Bene il posticipo del versamento del capitale sociale (anche se quando lo proponevamo noi, e lo facciamo da 3 anni, ci ridevate dietro).
  • Bene riporto delle perdite realizzate nei primi 3 anni.
  • Bene esenzione da pagamento tassa licenza
  • Serviva più attenzione su spese di costituzione (commercialisti, questioni burocratiche) e affitto sede, costi importanti che bisognava ridurre.
  • E soprattutto (ma questo è un altro discorso) serve attenzione alla riduzione della burocrazia, così invasiva ancora oggi: rilanciamo qui la proposta dello Sportello Unico per le Imprese come unico punto di contatto fra imprenditore e PA per lo svolgimento di tutte le pratiche e le interazioni con la PA, uno sportello fisico e virtuale (cioè a disposizione anche via web, facilmente contattabile anche via chat, skype o posta elettronica e con modulistica e risposte ai diversi problemi) che possa semplificare la vita all'impresa. Speriamo si realizzi prima o poi, non è oggetto specifico di questa legge ma per i giovani soprattutto è fondamentale.
Avevamo proposto, ma non è stato accolto, l'introduzione di un principio importante: che non potesse godere di incentivi una impresa in cui l'imprenditore o almeno un socio fosse incorso, in prima persona o come amministratore e/o socio di maggioranza di impresa, in precedenti procedure di fallimento e/o di riduzione di personale, queste ultime con riferimento agli ultimi 12 mesi. Dobbiamo infatti evitare di finanziare chi non si è dimostrato all'altezza di gestire una impresa perchè è fallito oppure che ha recentemente ridotto il personale (dandogli magari incentivi per le assunzioni). C'è stato interesse e ragionamento, ma non si è arrivati a trovare un accordo su questo principio. E per noi è un peccato.

Riteniamo positiva anche l'attenzione data alla nascita di imprese nei Centri Storici periferici, qui a prescindere dall'età.
Sono previsti incentivi particolari, fra cui, stavolta, un contributo sull'affitto (anche se basso), mentre altre cose mancano (come il prestito d'onore).

Abbiamo proposto un emendamento, che grazie alla disponibilità dei commissari abbiamo la possibilità di ripresentare, su cui si è aperto un interessante ragionamento. Un emendamento sperimentale, che prevede incentivi speciali per le società o le imprese individuali con le caratteristiche previste dalla legge che entro il 31/12/2017 avvieranno un’attività all’interno del Centro Storico della Repubblica di San Marino nei settori:
  1. dei servizi di supporto allo studio e alle attività ricreative, anche serali, degli studenti,
  2. della produzione e vendita di prodotti artigianali creati a San Marino o nell’immediato circondario,
  3. dell'enogastronomia.
Incentivi di durata massima triennale fra cui:
  1. l'esenzione totale dal pagamento dell'imposta sui redditi;
  2. l’azzeramento dell’imposta di registro del contratto di affitto, vendita o locazione finanziaria dell’immobile sede dell’attività di impresa;
  3. agevolazioni sull’affitto della sede dell’attività di impresa pari al 30% del canone di locazione per il 1° anno, del 20% per il 2° anno e del 10% per il terzo anno,
  4. l'innalzamento fino a 75.000€ del prestito d'onore.
Proponiamo quindi di prevedere ulteriori forme di incentivazione per chi apre una attività di servizio agli studenti, di vendita di prodotti di artigianato locale o enogastronomica all’interno del Centro Storico di Città. Questo perché crediamo che queste 3 tipologie di attività debbano essere fatte crescere proprio all’interno delle mura del Centro Storico della Capitale, per favorire l'Università e far crescere un turismo interessante per noi.
Spero ci si possa ragionare in sede di discussione.

Un punto che ci ha lasciato molto perplessi è la composizione del Comitato Valutatore. Qui l'intervento in Commissione ha peggiorato la situazione. Da comitato tecnico con presenza minoritaria della politica, ora il comitato è diventato a maggioranza politica. Noi crediamo che per le valutazioni tecniche richieste da questa legge, come da tante altre, la politica non debba avere alcun ruolo, perchè la discrezionalità politica è un qualcosa che va estirpato. Riproponiamo un emendamento che prevede che il Comitato sia costituito da solo 2 persone: Direttore della Camera di Commercio o suo delegato e Dirigente dell’Ufficio Industria, Artigianato e Commercio o suo delegato. Anche qui ci auguriamo che ci sia attenzione.

Siamo contenti dell'accoglimento di alcuni emendamenti, nel finale della legge, in materia di trasparenza e restituzione degli incentivi, di cui poi dirò nella discussione dei singoli articoli.

Per i buoni passi avanti che ho detto, ma anche per alcune mancanze che ho sottolineato, in Commissione ci siamo astenuti.
Il rammarico è notare come, purtroppo, si siano persi quasi 2 anni visto che il nostro movimento ha proposto emendamenti di carattere molto simile già nella finanziaria per l'anno 2014, quindi nel Dicembre 2013. Non abbiamo avuto attenzione, come purtroppo succede troppo spesso, e tra un rinvio e l'altro San Marino su questo tematica ha perso, come detto 2 anni.
Questo, oggi soprattutto, non dovrebbe succedere. Sarebbe bello che sulle prossime proposte che verranno da questa parte dell'aula in materia di sviluppo ci fosse più attenzione.
Molte proposte ve le faremo nella prossima finanziaria, dalle residenze allo Sportello Unico, dall'Agenzia per lo Sviluppo alla gestione degli appalti, dalla creazione di una card turistica da destinare ad una serie di interventi per il turismo ad interventi sul registro delle imprese, e tanto altro.
Credo che non avremo questa attenzione e questo è un rammarico grosso ed è uno dei motivi che rende questo Paese arretrato e non al passo coi tempi.