Eccellenze e colleghi consiglieri,
A PARTE LE SOLITE PAROLE DELLA POLITICA, LA
MAGISTRATURA DESCRIVE LIMPIDAMENTE 20 ANNI DI SISTEMA
Purtroppo affrontiamo ancora una volta questo tema in aula, e come
nelle precedenti volte le tesi dell'una e dell'altra parte sono
sempre le stesse.
La maggioranza dice "è il passato, abbiamo fatto un sacco di
cambiamenti, riforme e adeguamenti, e ci siamo rinnovati
internamente" e l'opposizione, quella rimasta ovviamente,
sottolinea che tutto questo non è stato sufficiente e che comunque
la longa manus del vecchio sistema, in termini di persone e di
metodi, è ancora ben presente.
Io penso che la Magistratura sia stata di una chiarezza e di una
limpidezza da non richiedere altri commenti: partiti, specie quelli
di maggioranza, crocevia della corruzione e del malaffare, sodali che
ancora cercano di utilizzare il loro potere per aiutare
l'associazione a delinquere, alterazione della democrazia, voto di
scambio, corruzione e utilizzo del potere per fini di parte. Un
ventennio, forse più, di questa roba qui, creata in particolare dai
partiti di maggioranza.
Come sempre si sottolinea, ma vale la pena ribadirlo, che spetterà
alla Magistratura trovare e punire le condotte personali illegali, ma
è chiaro che l'analisi politica da fare riguarda il sistema che è
stato creato ed è terribilmente impietosa.
POLITICAMENTE QUESTO SAREBBE GIÀ
SUFFICIENTE PER ANDARE ALLE ELEZIONI, COME CHIESTO 1 ANNO FA DA NOI
Politicamente, dal mio punto di vista, di fronte al palesamento di
questo sistema di malaffare, ci sarebbe solo da abbassare le
orecchie, chiedere scusa e ridare la parola agli elettori. Quanto sta
emergendo dalle carte sarebbe già un motivo più che sufficiente. Ma
ce ne sono altri 3, che poi dirò.
Tornando
a noi, le elezioni le abbiamo chieste già 1 anno fa, il 22 ottobre
(evidentemente il periodo è propizio) quando ci fu il coinvolgimento
dell'allora Segretario Felici (a proposito di passato). Parlavamo di
"vicende
che fanno emergere un “sistema” mirante ad utilizzare ruoli
politici ed istituzionali per condizionare la vita pubblica e
garantirsi potere e ricchezza personale, alterando gli equilibri
democratici col voto di scambio, il clientelismo, la corruzione,
l’occupazione dei posti di potere",
sottolineavamo che "l’emergere
di tali fenomeni a carico di politici con ruoli di responsabilità,
ancora oggi, in alcuni partiti di maggioranza e di opposizione renda
difficile, se non impossibile, in Consiglio e nel Paese, una serena
azione di valutazione e verifica dei provvedimenti portati avanti
dalla politica" e
chiedevamo di "porre
in essere tutte le procedure istituzionali per giungere al proprio
scioglimento nella seduta immediatamente successiva all’approvazione
della legge di bilancio, indicendo immediatamente nuove elezioni
generali per consentire alla cittadinanza di esprimersi per la scelta
di una nuova classe dirigente politica".
Sono le stesse cose che chiediamo oggi con estrema forza, perchè
oggi stanno emergendo altri elementi se possibile ancora più gravi
sui contorni di quel sistema e viene incarcerato il protagonista
indiscusso, assieme ad una pletora di leccapiedi, di vent'anni di
governo a guida Dc.
SERVONO LE ELEZIONI PERCHÈ I CITTADINI
HANNO VOTATO SENZA SAPERE TUTTO QUESTO
Oltre ai motivi sopra descritti, chiediamo di ridare la parola ai
cittadini non perchè siamo giustizialisti, non perchè vogliamo
l'instabilità, non perchè vogliamo speculare su chissà cosa, ma
per 2 motivi fondamentali:
1) Il primo: credo che nessun cittadino, od una sparuta minoranza,
avesse consapevolezza, quando si votò nel 2012, di quello che la
Magistratura ha descritto con questa tremenda concretezza come un
sistema di malaffare organizzato per truffare la democrazia e
distorcere il funzionamento della macchina pubblica.
Chiaro, c'è chi quel sistema lo denunciava da tempo, da oltre 20
anni, come Ap e Rifondazione Comunista a cui va dato pieno merito per
gli sforzi fatti in anni davvero difficili quando tutto andava bene e
dire qualcosa significava condannarsi all'irrilevanza; c'è chi lo ha
denunciato in anni successivi e chi recentemente, come noi dei
movimenti quando siamo nati.
Ma ripeto, penso che pochi elettori, anche fra chi ha creduto in noi,
pensasse ad una cosa del genere, di così vaste proporzioni, così
radicata, organizzata e studiata a danno di tutti.
Penso che, alla luce di questo, sia necessario dare la possibilità
alle persone di riformulare il loro giudizio e la loro delega di
rappresentanza alle persone e ai partiti che credono più capaci di
rappresentare il nuovo corso che è quanto mai necessario.
SERVONO LE ELEZIONI PERCHÈ IL CONSIGLIO IN
QUESTO QUADRO È DELEGITTIMATO E NON CREDIBILE NEI SUOI ATTI
2) Il secondo motivo per cui chiediamo elezioni è che, in questo
quadro, questo Consiglio è di fatto delegittimato.
Perchè su qualunque atto che il Governo porrà in essere i cittadini
saranno autorizzati a pensare che ci sia del marcio dietro, degli
interessi da difendere o dei personaggi da tutelare. La credibilità
dell'azione del Governo e della maggioranza in questo momento, per
queste ragioni, è nulla. E questo avviene perchè tanti e tali sono
gli intrecci, tanti e tali sono gli addentellati fra politica ed
economia, politica e impresa, politica e poteri forti (e lo dice la
Magistratura, non noi) che sarà impossibile far pensare a decisioni
prese nell'interesse collettivo e non particolare.
Faccio un esempio? Pensate al Polo Museale: un progetto teoricamente
importante ma quando, come abbiamo denunciato nei giorni scorsi,
l'incarico della progettazione viene dato allo studio Antao, da tempo
governato dall'architetto Moretti oggi coinvolto nello scandalo, come
si fa a convincere i cittadini che non ci sia qualcosa sotto? Qualche
interesse da difendere? Questo avverrebbe, paradossalmente, persino
se l'incarico fosse dato con un bando, la procedura più democratica
e trasparente del mondo: tutti penserebbero ad un bando truccato per
favorire qualcuno ed in ogni caso la credibilità del progetto
complessivo ne sarebbe minata. Vi rendete conto di questo?
Oppure quando non si fanno le scelte che ad esempio chiedeva il
collega Vladimiro Selva in merito alla Cartiera Ciacci, vi rendete
conto che nessuno nel Paese può credere che queste mancate scelte
non derivino da tangenti, ricatti personali o altro di
inconfessabile, visto quanto sta emergendo relativamente ad Ambrogio
Rossini?
Ho citato questi esempi ma ce ne potrebbero essere mille altri,
considerando quante società fossero riconducibili in qualche modo
agli indagati e ai rinviati a giudizio. Capite perchè dico che siamo
di fronte ad una situazione capace di rendere di fatto ingovernabile
il Paese?
IN QUESTO QUADRO NON SI RIESCE AD AGIRE, E
IL PAESE PERDE TEMPO
A meno che qualcuno pensi che governare significhi imporre decisioni
alla gente a prescindere dalla loro accettabilità sociale, la
questione dovrebbe essere evidente a tutti: pochi cittadini in questo
momento penserebbero che dietro alle decisioni che verranno prese di
qui a fine legislatura, specie quelle più difficili non ci siano
interessi inconfessabili. E voi potete dire quanto volete che bisogna
governare, che la stabilità è un valore, che la crisi morde e tutto
quanto la retorica politica può mettere a disposizione: ma se manca
la credibilità tutto si riduce ad uno sterile esercizio di
resistenza, in attesa delle elezioni che inevitabilmente prima o poi
arriveranno. E alla fine il Paese avrà perso tempo, non lo avrà
guadagnato.
Cambiamento totale del quadro del Paese e mancanza di credibilità
degli atti di Governo sono due elementi a mio parere più che
sufficienti per ritornare alle urne, prima possibile.
ALTRO MOTIVO PER LE ELEZIONI: ALCUNI BIG
DELL'ATTUALE DC SONO STATI LECCAPIEDI E PROTAGONISTI DEL GATTISMO
Ma ce n'è un altro che possiamo aggiungere: il fatto che alcuni
degli attuali Segretari di Stato sono stati protagonisti della
stagione del gattismo, ne sono stati colleghi di governo o
collaterali nel partito, alcuni ne sono stati leccapiedi e grandi
sostenitori; alcuni, si dice, ne hanno preso i voti alle elezioni;
alcuni dirigenti Dc, anche in posizione di vertice del partito, ne
sono soci in affari, hanno società assieme a Gatti o hanno goduto
direttamente i vantaggi della sua politica; sempre la Dc, maggior
partito della maggioranza, è stata protagonista della nomina in una
ambasciata delicata come quella presso il Vaticano di un personaggio
come Galassi che è stato per anni braccio destro di Gatti e Podeschi
oltre che, pare, destinatario di tangenti.
Qui non si tratta di avere fatto uno o più errori politici, di
posizionamento, alleanza o scelta su un singolo voto o provvedimento:
qui si tratta di una classe politica democristiana, in parte presente
ancora oggi, che è vissuta su quel mondo lì, su quel mondo lì è
cresciuta ed ha acquisito potere che ha usato per ottenere più voti
e perpetuarsi alterando l'equilibrio democratico. Non solo, quindi,
non ha detto nulla, ma ha provato quel mondo, gli è piaciuto e ne ha
voluto sempre di più, consapevolmente.
E quando ad esempio Valentini o Mazza o Marco Gatti (tra l'altro
socio in affari con Gabriele, come dicono le carte) parlano, e lo
fanno spesso, del grande rinnovamento fatto nel Congresso Dc del
2007, io mi chiedo con profonda rabbia: ma chi cavolo ha imposto,
contro ogni patto preso prima delle elezioni, Gatti e Podeschi come
Segretari di Stato all'indomani delle elezioni del 2008? Non è stata
forse quella straordinaria, a detta vostra, Dc uscita dal Congresso
del 2007? Di che cosa state parlando quando siete stati proprio voi a
riproporre quegli uomini non più tardi di pochi anni fa e ci è
voluta una fatica enorme ed una difficilissima Commissione di
Inchiesta per convincervi a non ricandidarli?
Quindi, ripeto, come si fa a parlare di passato quando si analizzano
certi fatti? Quando si capisce che il gattismo ce lo avete nel Dna da
sempre?
CI SONO BUONE PERSONE NELLA MAGGIORANZA ED È
TEMPO CHE VENGANO FUORI PER CREARE UNA ALTERNATIVA
Nonostante la verifica di maggioranza dei mesi scorsi, lunga e
inconcludente, nonostante le parole spese sul metodo, la situazione è
sotto gli occhi di tutti e richiederebbe un atto di discontinuità
forte: le istituzioni sono infatti occupate, in parte, da persone
compromesse con quel sistema descritto dalla Magistratura.
Sono consapevole che nella maggioranza ci sono forze buone, forze
sane che non hanno nulla a che fare con quegli anni, anzi hanno
cercato di combatterne le distorsioni, quindi non voglio certo
generalizzare.
È proprio a loro che mi rivolgo nel chiedergli di tenere conto di
questi 3 motivi che io credo siano molto forti, molto pressanti, per
chiedere di ridare la parola alla gente: cambiamento totale del
quadro del Paese rispetto alle elezioni 2012, mancanza di credibilità
degli atti futuri di Governo e occupazione delle istituzioni da parte
di persone ancora compromesse con quel sistema.
Io penso che sia assolutamente ora di concedere ai sammarinesi la
possibilità di scegliere una classe politica ed una coalizione di
governo che gli dia la ragionevole e fondata certezza di non dover
più aver nulla a che fare con questi sistemi, con queste persone e
con questi metodi. Quello che forse non era possibile nel 2008 e nel
2012, ora lo è se solo ci si vuole credere.
Naturalmente, come ha detto qualcuno, questo non basta, anche se
sarebbe già un ottimo punto di partenza: questa ragionevole certezza
dovrebbe essere una condizione necessaria in ogni governo. La
differenza, poi, la devono fare i programmi e le idee, a partire da
come questo Paese dovrà fare economia nei prossimi decenni, dopo la
fine del modello del paradiso fiscale condito da segreto bancario e
anonimato societario: per competere ed avere un Paese sano e
attrattivo in questo nuovo modello economico basato sullo scambio di
informazioni, la trasparenza e la collaborazione servono riforme
profonde e strutturali, sul fisco, sulla Pubblica Amministrazione,
sulle regole del lavoro, sul finanziamento dello Stato, sulle
politiche energetiche e ambientali, sulla sanità, sulle pensioni.
Tutti sapete che anche all'interno della maggioranza avete idee molto
diverse su come fare queste riforme, che infatti non sono arrivate e
difficilmente arriveranno da oggi in avanti.
E i dati economici del Paese dimostrano questa assenza di riforme,
che ancora ci fa stagnare dopo anni di crollo economico. Perchè non
basta un Polo del Lusso per dire di aver fatto del bene all'economia
e al welfare del Paese, è su altri nodi strutturali che si deve
agire.
Su questo dovete riflettere.
LA NUOVA TESI: LE ELEZIONI TOGLIEREBBERO
SOSTEGNO ALLA MAGISTRATURA. NON HA SENSO
Ho sentito ieri una tesi nuova per giustificare il non voler ridare
la parola ai sammarinesi. Di solito il refrain era: l'instabilità
sarebbe dannosa, dobbiamo fare tanti provvedimenti (non si sa bene
quali), il Paese rimarrebbe fermo troppo tempo (come se non lo fosse
già). Ieri come dicevo ne ho sentita una nuova: se ci fossero le
elezioni la Magistratura perderebbe sostegno e sarebbe in balia dei
complottisti.
Allora io dico: delle due l'una. Se siamo convinti, come dite spesso,
di avere dato alla Magistratura gli strumenti giusti per operare,
essere efficace nel suo lavoro e svolgere al meglio il suo ruolo,
allora non hanno alcun senso questi discorsi perchè la Magistratura
è un potere autonomo che non deve avere niente a che fare con la
politica e che deve lavorare da sola, avendo (e ripeto, lo dite voi)
gli strumenti giusti anche per fermare i complottisti e i
macchinatori. Oppure, se questo non è, si dica che in questi anni
non si è fatto nulla e che la Magistratura ha ancora bisogno della
politica.
Siccome io penso che così non sia e ho fiducia nei provvedimenti che
assieme abbiamo portato avanti in questi anni, e sono convinto che la
Magistratura oggi possa lavorare bene, dico che questa argomentazione
non ha senso.
Qui non siamo davanti ad una Commissione di inchiesta politica da mandare avanti, siamo di fronte ad un potere autonomo che deve trovare nella sua autonomia gli strumenti adatti per contrastare anche la delegittimazione che inevitabilmente può esserci come c'è in ogni Paese del mondo di fronte a inchieste scomode. Non voglio più sentire frasi che fanno pensare ad una sorta di tutoraggio della politica sulla Magistratura, come se questa non potesse vivere di fronte ad una momentanea instabilità di governo.
Qui non siamo davanti ad una Commissione di inchiesta politica da mandare avanti, siamo di fronte ad un potere autonomo che deve trovare nella sua autonomia gli strumenti adatti per contrastare anche la delegittimazione che inevitabilmente può esserci come c'è in ogni Paese del mondo di fronte a inchieste scomode. Non voglio più sentire frasi che fanno pensare ad una sorta di tutoraggio della politica sulla Magistratura, come se questa non potesse vivere di fronte ad una momentanea instabilità di governo.
DARE LA PAROLA ALLA GENTE E CONSENTIRGLI DI
SCEGLIERE A CHI DARE FIDUCIA.
Quindi ribadisco il concetto: abbiamo bisogno quanto prima di ridare
la parola alla gente perchè siamo in una situazione estremamente
diversa da quella del 2012, alle prese con un deficit di credibilità
molto forte e con le istituzioni ancora occupate da persone
compromesse in prima persona col passato. Certamente il bilancio
dello Stato va approvato, perchè è un passaggio fondamentale, ma
subito dopo bisogna tornare dai sammarinesi.
Che ha il diritto democratico di esprimere un giudizio su tutto
quanto sta emergendo e votare, mi auguro, una classe politica
completamente pulita.