INTERVENTO SU NOMINA FARAONE A CAPO GENDARMERIA - 22_5_15

Eccellenze e colleghi consiglieri
BUONA CONDIVISIONE SCELTA, ALL'INTERNO DEL SISTEMA NON C'ERANO TANTI NOMI
anzitutto anche io devo sottolineare con apprezzamento il confronto che c'è stato nelle varie fasi di questa nomina, anche se chiaramente non c'è stata, almeno da parte nostra, la condivisione di tutti i passaggi e scelte, come poi dirò. È un buon modo di operare per nomine così strategiche.
Sapevamo che, nel momento in cui si è scelto di nominare una persona già all'interno del sistema sammarinese, scelta che abbiamo condiviso, poche erano le figure che potevano ricoprire questo ruolo. Sia per ragione di titoli che per ragione dell'esperienza maturata. E che Faraone era uno dei nomi più probabili.
ABBIAMO PROPOSTO UN PERCORSO CONDIVISO PER L'ANALISI E LE PROPOSTE DI SOLUZIONE AI PROBLEMI
Quello che noi abbiamo proposto, assieme ad altre forze politiche, nelle scorse sessioni consiliari era di sviluppare un percorso condiviso di analisi e di proposta di soluzione delle principali problematiche della Gendarmeria e più in generale delle forze dell'ordine nel mantenimento della sicurezza in territorio. Un percorso che doveva prevedere il coinvolgimento ampio di tante figure, operative e politiche, in modo da non ripetere l'esperienza avuta con Gentili: affidare tutto ad una sola persona, dal piano di riordino dei corpi alla formazione, dalla proposta di riforma dei Regolamenti al coordinamento dell'attività. Ci mancava solo che facesse le proposte di legge e poi c'era tutto.
Ovviamente non ci avete dato retta e avete continuato a cercare l'uomo della provvidenza che potesse risolvere ogni problema. È una logica che continuiamo a non condividere.
CI SONO PROBLEMATICHE LEGISLATIVE SU CUI SERVIREBBERO CHIARI INDIRIZZI POLITICI
Anche perchè, come abbiamo rilevato nelle precedenti discussioni, ci sono si problematiche di natura tecnica, che possono essere risolte direttamente con modifiche all'operatività quotidiana dei corpi, ma ci sono anche tante problematiche di natura legislativa che richiederebbero una riflessione allargata, primariamente in quest'aula, che non si fa da una vita.
Per esempio il budget per la formazione, per il rinnovo del parco mezzi e delle dotazioni tecnologiche, per i collegamenti e per il materiale operativo, ma anche per l'assunzione di ulteriore personale operativo da destinare al controllo dei confini, perchè inutile parlare di tutte queste tematiche se non ci sono abbastanza soldi per realizzarle. E sapete bene che c'è più di una problematica aperta su questi fronti.
Per esempio il tema del processo per direttissima, accolto da quest'aula da molti mesi su proposta di Cittadinanza Attiva e mai attuato nonostante il termine sia scaduto. Tema di indiscutibile importanza quando si parla di contrasto alla criminalità.
Ne ho citate solo 2 ma, come poi dirò, abbiamo riassunto queste problematiche che riteniamo prioritarie in un documento organico.
L'ALTRO PROBLEMA STA NEL DOPPIO INCARICO
L'altro problema legato a questa nomina, oltre alla mancanza dei necessari indirizzi politici, sta nel doppio incarico. È un tema che abbiamo sollevato a più riprese al tavolo della discussione, perchè in linea generale, riteniamo pericoloso quando troppi incarichi strategici fanno capo alla stessa persona, in un paese piccolo come il nostro. Se vogliamo questo è un principio per noi generale. Chiaramente in questo specifico caso è evidente che bisognava agire, anche in via transitoria, sull'incarico presso Interpol, visto che la Gendarmeria ha ovviamente necessità di un Comandante.
Questo nostro punto di vista non è stato preso in considerazione, ed i tempi molto stretti per la nomina non hanno consentito di fare i necessari approfondimenti sulle possibili soluzioni alternative che consentissero comunque di avere doppi incarichi in capo alla stessa persona.
PROPOSTA PRECISA: PROCEDERE AD UN BANDO PER NOMINARE IL PROSSIMO COMANDANTE PRECISANDO LE INCOMPATIBILITÀ FRA RUOLI
Per questo ci sentiamo, come dirò poi, di fare una proposta precisa, quella di procedere in tempo utile alla sostituzione all'emissione di un bando di concorso per la nomina del nuovo Comandante della Gendarmeria che verrà dopo Faraone, con alcuni requisiti e precisando che chi verrà scelto non potrà avere altri incarichi e dovrà rinunciare a quelli eventualmente ricoperti.
Perchè continuiamo a ritenere importante questo punto e, come si conviene a chi fa una critica, facciamo anche una proposta.
Onde evitare di trovarci ancora una volta a fine dibattito a discutere del nulla o delle virgole, proponiamo fin da ora un ordine del giorno che riassume queste proposte che ho appena sintetizzato.
Lo vado a leggere.
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO CON PROPOSTE PRECISE DI CITTADINANZA ATTIVA
Il Consiglio Grande e Generale
  1. condivisa la necessità di procedere in tempi celeri alla nomina del Comandante della Gendarmeria, al fine di evitare un pericoloso vuoto di potere in una istituzione fondamentale per la vita del Paese;
  2. valutato importante in questa fase storica addivenire alla nomina, anche transitoria, di una persona già all'interno del sistema sammarinese, anche alla luce delle recenti esperienze negative con persone provenienti dall'esterno;
  3. ribadita la necessità di ricercare nel più breve tempo possibile un profilo capace di garantire contemporaneamente un'adeguata conoscenza della situazione dei nostri Corpi e un indispensabile collegamento con i Corpi di Polizia degli altri Paesi, Italia innanzitutto, come sancito nell'ordine del giorno approvato nella seduta consiliare di Aprile 2015;
  4. riconosciuto importante salvaguardare, in linea generale, il principio da sempre applicato in Repubblica secondo cui non può essere contemporaneamente ricoperta da una stessa persona più di una carica "strategica" per la Repubblica di San Marino, per evitare un eccesso di potere e accentramento su un unico soggetto;
  5. ritenuto prioritario affrontare nei tempi più brevi possibili, immediatamente dopo la nomina del Comandante, una serie di temi centrali per il mantenimento della sicurezza sul territorio e del buon funzionamento delle forze dell'ordine, prendendo le più opportune decisioni politiche e legislative;

prende atto
in ragione delle premesse n.1, 2 e 3, della proposta del Governo di procedere nell'immediato alla nomina del dott. Maurizio Faraone come Comandante della Gendarmeria, consentendogli il mantenimento anche dell'incarico di Direttore di Interpol;

stabilisce
di indire, alla luce della premessa n.4, in tempo utile alla sostituzione e sentito il Congresso Militare, un concorso per la nomina del prossimo Comandante della Gendarmeria, sulla base di precisi criteri e con requisiti da stabilirsi nel bando, che prevedano come minimo il possesso di una laurea, una esperienza militare di almeno 5 anni e l'effettuazione di un periodo almeno annuale di formazione all'estero, con modalità da definirsi, precisando fin da ora che tale ruolo sarà incompatibile con qualunque altro incarico in Repubblica;

si impegna alla luce della premessa n.5, a calendarizzare entro 6 mesi un apposito dibattito per discutere precise linee politiche relativamente ai seguenti temi:
  1. il budget da destinare alle forze dell’ordine nonché la sua destinazione specifica ai singoli scopi delle forze dell’ordine, fra i quali:
  • i corsi e i programmi di formazione, a partire dalle esercitazioni per l’uso delle armi e alla conoscenza dei più efficaci metodi investigativi, nonché da adeguati momenti di approfondimento sull'uso di nuove tecnologie e di nuovi ambiti e metodi di indagine verso le nuove forme criminali (es: pirateria web, cybercrime...) e da corsi di lingue straniere,
  • la dotazione dei mezzi e delle attrezzature, con particolare riguardo all’ammodernamento del parco mezzi, del vestiario, della tecnologia che consente di individuare e reprimere la criminalità,
  • la quantità di uomini sul territorio, in particolare nelle ore serali e sui confini, e quindi le politiche di arruolamento di personale giovane e motivato;
  1. le forme e le modalità di coordinamento dell'attività dei corpi, con particolare riferimento alla necessità di una Centrale Unica per coordinare attività e spostamenti dei vari corpi di polizia,
  2. la protezione legale per gli appartenenti ai corpi di polizia durante l’espletamento delle loro funzioni (ad esempio in caso di colluttazioni, sparatorie, perquisizioni, ecc…), in particolare qualora gli uomini adibiti all’intervento siano soli e quindi in assenza di testimoni,
  3. la regolamentazione degli istituti di vigilanza privata e le forme della loro collaborazione con le forze di polizia pubbliche
  4. i limiti e le modalità di utilizzo delle armi per le forze dell’ordine,
  5. le tempistiche e le modalità di introduzione del processo per direttissima nel nostro ordinamento,
  6. la revisione dei regolamenti dei Corpi di Polizia,
  7. la regolamentazione delle operazioni di polizia transfrontaliere in cui è richiesta collaborazione ed assistenza congiunta da parte delle forze dell’ordine italiane e sammarinesi,
  8. la creazione di collegamenti adeguati fra database italiani e sammarinesi,
  9. l'implementazione dell'Accordo di collaborazione tra il Governo di San Marino e il Governo Italiano sulla Cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità, per quanto riguarda i settori di collaborazione previsti ed in particolare per l'attivazione di percorsi formativi;
  10. la previsione di adeguati e significativi incentivi economici per i cittadini che decidano di installare sistemi di allarme o altre efficaci forme di protezione antintrusione.