INTERVENTO LEGGE DI SPESA PER INFRASTRUTTURE seconda lettura - 29_4_15





Devo ribadire concetti già detti in prima lettura. Questo progetto manca di 2 requisiti fondamentali che erano stati previsti dall'ultima finanziaria: l'indicazione dell'impatto sulla crescita economica del Paese e le indicazioni sulle modalità di finanziamento.
NON SI SA NULLA SUL FINANZIAMENTO DELLE OPERE, SU QUANTO COSTERANNO E SU COME I PRIVATI INTERVERRANNO
Sul finanziamento non si sa ancora nulla. Dal documento del Governo emerge solo che alcune opere saranno finanziate col project financing, con l'apporto dei privati. Ma non sappiamo né la suddivisione (chi finanzia quanto, di queste opere), né come sarà rimborsato il finanziamento (i privati avranno diritto a dei canoni sulle entrate di quelle opere? Sarà fatta una convenzione stile parcheggione con un minimo garantito? O cos'altro?); non sappiamo se ci sono già privati interessati o se devono essere ancora trovati (col rischio quindi che l'esborso per lo Stato cresca).
E, per le opere che saranno finanziate solo dallo Stato, non sappiamo minimamente quali saranno i costi di finanziamento, nonostante la legge finanziaria al suo articolo 61 prescriva che “con apposite leggi di spesa saranno definite le modalità tecniche di attivazione dei finanziamenti”. Qualcuno può dire di aver visto queste modalità tecniche qua? Chi finanzierà? Sarà interno o esterno al territorio? A che tasso? Per quanto tempo? Ci saranno dei costi per il rimborso anticipato del mutuo? Manca quindi uno dei requisiti che la finanziaria prescriveva a questa  legge di spesa e che ci doveva consentire di dare giudizi più complessivi.
LA FINANZIARIA PRESCRIVEVA UNA ANALISI DEGLI IMPATTI SULLA CRESCITA ECONOMICA, CHE IL GOVERNO NON HA FATTO
La finanziaria diceva anche che “ogni opera che sarà identificata dovrà essere accompagnata da specifica relazione che ne definisca gli impatti stimati sulla crescita economica del Paese nel breve, medio e lungo periodo”. Anche qui devo sottolineare che la stima dell'impatto non c'è.
Stimare un impatto economico implica di dare dei numeri, di fare delle analisi di scenario, di ragionare su cosa succede al succedere di determinate ipotesi. Queste stime si fanno come minimo identificando 3 scenari, uno positivo, uno neutro e uno negativo, sia nel breve che nel medio che nel lungo periodo. Si può sbagliare perchè le stime non sono mai esatte, ma vanno fatte. Lo fanno tutti i Paesi normali, che accompagnano gli interventi di spesa, investimento e finanziamento con precisi conteggi dell'impatto che avranno.
POLO SCOLASTICO: FRASI FATTE MA NESSUNA VALUTAZIONE NUMERICA
Implica ad esempio, nel caso del Polo Scolastico, di stimare di quanto potrebbero crescere gli iscritti alle nostre scuole, di quanto potrebbe aumentarne il rendimento, quanti laureati in più potrebbero esserci e quindi in prospettiva l'impatto sul Pil. Questo nel lungo periodo. Nel breve periodo implica di stimare quanto l'incremento di attività dell'edilizia avrà impatto sull'occupazione, sulla monofase e sul Pil.
Qui non c'è un numero che sia uno.  Avete scritto frasi come “far studiare i nostri giovani in un ambiente adeguato e rispondente ai migliori standard internazionali, potrà avere nel medio e lungo termine un benefico effetto quando alla crescita culturale e conseguentemente economica del Paese”. Questa sarebbe una analisi economica? Questa è una frasetta fatta che non dice assolutamente niente perchè lo sa fare anche un bambino a dire una cosa del genere.
Ma lo stesso ragionamento si potrebbe fare per qualunque altra opera identificata.
PARCHEGGIO PIAZZALE GIANGI: SI LIBERANO SPAZI MA NON SI SA PER FARE COSA E CON QUALI EFFETTI
Pensiamo ad esempio a quanto avete scritto rispetto, ad esempio, al parcheggio di Piazzale Giangi.
Questo è quanto scrivete rispetto all'impatto sulla crescita economica: “la realizzazione di questa struttura consente il ripensamento della destinazione a parcheggio dello spazio interrato del progetto di riqualificazione della Cava Antica e Cava degli Umbri”. E questo che diavolo di analisi dovrebbe essere? Anche questa è la fiera dell'ovvio, è chiaro che se si fa un parcheggio si liberano posti altrove. Ma se si vuole fare una stima seria si deve dire a che cosa porterà la liberazione di quegli spazi, cosa si realizzerà, quanti turisti in più sono stimati, quanti pernotteranno in territorio, quanti ingressi ci saranno in più nei nostri musei, quanto reddito e monofase in più dai negozi, eccetera eccetera...anche qui identificando vari scenari, sapendo che esistono margini di errore ma questa attività bisogna farla, bisogna farla. Non si possono scrivere frasi fatte di questo tipo.
POLO MUSEALE: SI SPENDONO SOLDI MA NON SI SA COSA METTERCI
Volete un altro esempio ancora? Parlate del Polo Museale, stimate una spesa di 10-12 milioni di euro per finanziare il progetto Tadao Ando, ma non sapete cosa farci. Una analisi economica seria analizzerebbe anzitutto quali attrazioni insediare nel Polo, ad esempio le mostre d'arte; i flussi internazionali che si spostano per queste mostre; quanti ne potremmo attrarre noi; che cosa vogliamo offrirgli come contorno e i costi dell'ampliamento di questa offerta; le possibili entrate dirette e indirette provenienti da questi flussi, eccetera. Invece voi non solo non avete dato questi numeri, ma non sapete nemmeno come usare il museo, vi affidate alle conoscenze di Tadao Ando e ai suoi consulenti sperando che porti qualcosa di buono, qualche flusso, qualche mostra, come avete scritto nella relazione.
SENZA NUMERI E SENZA STIME NON SAPPIAMO SE IL RITORNO SUPERERA' IL COSTO DEL DEBITO CHE FACCIAMO
Il documento che ci avete dato è pieno di queste frasi fatte che secondo voi sono la stima dell'impatto sulla crescita del Paese. Senza quei numeri e quelle stime, tutto quello che i consiglieri di maggioranza dall'inizio del dibattito dicono per magnificare i progetti è fuffa, totalmente fuffa. Perchè non sappiamo assolutamente, stante la mancanza di numeri, se i debiti che faremo per finanziare le opere saranno compensati da una crescita nel Paese.
Che è IL TEMA della questione. Gli investimenti devono avere un ritorno se si fanno debiti per finanziarli, altrimenti si aumentano gli oneri che i giovani dovranno pagare. E permettetemi una considerazione brutale, credo che pochi saranno contenti di avere un parcheggio in più se avranno sulla loro testa un debito da pagare che non dà ritorno.
SE LA LOGICA E': “LE INFRASTRUTTURE SONO SEMPRE BUONE”, POTREMMO INDEBITARSI ALL'INFINITO ANCHE SENZA RITORNO
Altrimenti, se la logica è quella che fare infrastrutture è sempre buono perchè migliora la vita dei cittadini, potremmo indebitarci all'infinito no? Perchè ce ne sono tante altre che potremmo fare: parchi, infrastrutture per l'intrattenimento e concerti, nuove strutture sportive e ristrutturazione di quelle esistenti, spazi per l'aggregazione sociale, piste ciclabili, interventi sulla viabilità e mille altre cose.
Se fossimo uno Stato con i soldi da spendere potremmo farle tutte e dire che 30 milioni per le infrastrutture sono pochi. Se fossimo un Paese ricco di risorse potremmo dire certamente con convinzione che 30 milioni sono pochi.
I soldi che avevamo un tempo son stati usati malissimo e oggi son finiti. Non lo volete capire ma siamo uno Stato che deve fare i conti con un vincolo di bilancio rigido, siamo in deficit e abbiamo debiti consolidati, non possiamo farlo crescere ancora con questa leggerezza, dobbiamo avere una certa ragionevole sicurezza che il ritorno sarà superiore al costo del debito che faremo. State facendo spending review sulle spalle dei cittadini e poi fate debiti con una tranquillità disarmante senza sapere se il ritorno supererà il costo.
IL GOVERNO DA' PER SCONTATO MILLE EFFETTI POSITIVI MA NON SI POSSONO FARE COMMENTI IN ASSENZA DI NUMERI
Date per scontato che gli effetti saranno positivi su mille situazioni, che i parcheggi porteranno un incremento del turismo, che il polo degli uffici farà risparmiare un sacco di soldi, che il campus scolastico farà incredibilmente aumentare il capitale umano, ma non c'è un numero. Per me questa legge conferma che siete degli irresponsabili per come vi approcciate alle cose, in questo caso all'indebitamento che resterà sulle spalle di tutti noi.
Non voglio nemmeno commentare le opere identificate, non ho nessun dato per dire se saranno utili o no perchè il Governo non si è nemmeno preso la briga di fare una stima. E fare valutazioni sulla base dei gusti o delle impressioni personali, senza un numero per dare manforte o contraddire la propria impressione, credo non sia un esercizio consono all'aula. Di sicuro credo anche io come il collega Foschi che si siano sbagliate le priorità, che ci si sarebbe dovuti dedicare all'informatizzazione, alla telecomunicazioni, alla viabilità, elementi con un sicuro impatto sulla crescita economica e su cui siamo indietro.
SOSPETTO CHE TUTTO SERVIRÀ SOLO ALL'EDILIZIA, E A NOI RESTERANNO I DEBITI...
Ho il forte sospetto che è quasi una certezza che sarà tutto finalizzato, come sempre, a dare un po' di lavoro ai soliti noti, alle solite imprese edili amiche dei potenti che sono in difficoltà, a chi da anni tiene in scacco la politica sammarinese ed ogni tanto va a battere cassa. Stavolta stanno battendo cassa e lo fanno a spese dello Stato che si indebiterà.
Ecco, questo credo sia l'unico dato politico che emerge da questa legge: si farà lavorare qualche impresa edile amica della politica a spese dello Stato, a spese dei giovani che avranno un debito sulle spalle da ripagare. Tutto il resto è una totale incognita, visto che non avete dato un numero. Quando lo darete ne riparleremo.