Devo
ribadire concetti già detti in prima lettura. Questo progetto manca di 2
requisiti fondamentali che erano stati previsti dall'ultima finanziaria:
l'indicazione dell'impatto sulla crescita economica del Paese e le indicazioni
sulle modalità di finanziamento.
NON SI SA NULLA SUL FINANZIAMENTO DELLE OPERE, SU QUANTO
COSTERANNO E SU COME I PRIVATI INTERVERRANNO
Sul
finanziamento non si sa ancora nulla. Dal documento del Governo emerge solo che
alcune opere saranno finanziate col project financing, con l'apporto dei
privati. Ma non sappiamo né la suddivisione (chi finanzia quanto, di queste
opere), né come sarà rimborsato il finanziamento (i privati avranno diritto a
dei canoni sulle entrate di quelle opere? Sarà fatta una convenzione stile
parcheggione con un minimo garantito? O cos'altro?); non sappiamo se ci sono
già privati interessati o se devono essere ancora trovati (col rischio quindi
che l'esborso per lo Stato cresca).
E, per le
opere che saranno finanziate solo dallo Stato, non sappiamo minimamente quali
saranno i costi di finanziamento, nonostante la legge finanziaria al suo
articolo 61 prescriva che “con apposite leggi di spesa saranno definite le
modalità tecniche di attivazione dei finanziamenti”. Qualcuno può dire di aver
visto queste modalità tecniche qua? Chi finanzierà? Sarà interno o esterno al
territorio? A che tasso? Per quanto tempo? Ci saranno dei costi per il rimborso
anticipato del mutuo? Manca quindi uno dei requisiti che la finanziaria
prescriveva a questa legge di spesa e
che ci doveva consentire di dare giudizi più complessivi.
LA FINANZIARIA PRESCRIVEVA UNA
ANALISI DEGLI IMPATTI SULLA CRESCITA ECONOMICA, CHE IL GOVERNO NON HA FATTO
La finanziaria diceva anche che “ogni opera che
sarà identificata dovrà essere accompagnata da specifica relazione che ne
definisca gli impatti stimati sulla crescita economica del Paese nel breve,
medio e lungo periodo”. Anche qui devo sottolineare che la stima dell'impatto
non c'è.
Stimare un impatto economico implica di dare dei
numeri, di fare delle analisi di scenario, di ragionare su cosa succede al
succedere di determinate ipotesi. Queste stime si fanno come minimo
identificando 3 scenari, uno positivo, uno neutro e uno negativo, sia nel breve
che nel medio che nel lungo periodo. Si può sbagliare perchè le stime non sono
mai esatte, ma vanno fatte. Lo fanno tutti i Paesi normali, che accompagnano
gli interventi di spesa, investimento e finanziamento con precisi conteggi
dell'impatto che avranno.
POLO SCOLASTICO: FRASI FATTE
MA NESSUNA VALUTAZIONE NUMERICA
Implica ad esempio, nel caso del Polo Scolastico,
di stimare di quanto potrebbero crescere gli iscritti alle nostre scuole, di
quanto potrebbe aumentarne il rendimento, quanti laureati in più potrebbero
esserci e quindi in prospettiva l'impatto sul Pil. Questo nel lungo periodo.
Nel breve periodo implica di stimare quanto l'incremento di attività
dell'edilizia avrà impatto sull'occupazione, sulla monofase e sul Pil.
Qui non c'è un numero che sia uno. Avete scritto frasi come “far studiare i
nostri giovani in un ambiente adeguato e rispondente ai migliori standard
internazionali, potrà avere nel medio e lungo termine un benefico effetto
quando alla crescita culturale e conseguentemente economica del Paese”. Questa
sarebbe una analisi economica? Questa è una frasetta fatta che non dice
assolutamente niente perchè lo sa fare anche un bambino a dire una cosa del
genere.
Ma lo stesso ragionamento si potrebbe fare per
qualunque altra opera identificata.
PARCHEGGIO PIAZZALE GIANGI: SI
LIBERANO SPAZI MA NON SI SA PER FARE COSA E CON QUALI EFFETTI
Pensiamo ad esempio a quanto avete scritto
rispetto, ad esempio, al parcheggio di Piazzale Giangi.
Questo è quanto scrivete rispetto all'impatto
sulla crescita economica: “la realizzazione di questa struttura consente il
ripensamento della destinazione a parcheggio dello spazio interrato del
progetto di riqualificazione della Cava Antica e Cava degli Umbri”. E questo
che diavolo di analisi dovrebbe essere? Anche questa è la fiera dell'ovvio, è
chiaro che se si fa un parcheggio si liberano posti altrove. Ma se si vuole
fare una stima seria si deve dire a che cosa porterà la liberazione di quegli
spazi, cosa si realizzerà, quanti turisti in più sono stimati, quanti
pernotteranno in territorio, quanti ingressi ci saranno in più nei nostri
musei, quanto reddito e monofase in più dai negozi, eccetera eccetera...anche
qui identificando vari scenari, sapendo che esistono margini di errore ma
questa attività bisogna farla, bisogna farla. Non si possono scrivere frasi
fatte di questo tipo.
POLO MUSEALE: SI SPENDONO
SOLDI MA NON SI SA COSA METTERCI
Volete un altro esempio ancora? Parlate del Polo
Museale, stimate una spesa di 10-12 milioni di euro per finanziare il progetto
Tadao Ando, ma non sapete cosa farci. Una analisi economica seria analizzerebbe
anzitutto quali attrazioni insediare nel Polo, ad esempio le mostre d'arte; i
flussi internazionali che si spostano per queste mostre; quanti ne potremmo
attrarre noi; che cosa vogliamo offrirgli come contorno e i costi dell'ampliamento
di questa offerta; le possibili entrate dirette e indirette provenienti da
questi flussi, eccetera. Invece voi non solo non avete dato questi numeri, ma
non sapete nemmeno come usare il museo, vi affidate alle conoscenze di Tadao
Ando e ai suoi consulenti sperando che porti qualcosa di buono, qualche flusso,
qualche mostra, come avete scritto nella relazione.
SENZA NUMERI E SENZA STIME NON
SAPPIAMO SE IL RITORNO SUPERERA' IL COSTO DEL DEBITO CHE FACCIAMO
Il documento che ci avete dato è pieno di queste
frasi fatte che secondo voi sono la stima dell'impatto sulla crescita del
Paese. Senza quei numeri e quelle stime, tutto quello che i consiglieri di
maggioranza dall'inizio del dibattito dicono per magnificare i progetti è
fuffa, totalmente fuffa. Perchè non sappiamo assolutamente, stante la mancanza
di numeri, se i debiti che faremo per finanziare le opere saranno compensati da
una crescita nel Paese.
Che è IL TEMA della questione. Gli investimenti
devono avere un ritorno se si fanno debiti per finanziarli, altrimenti si
aumentano gli oneri che i giovani dovranno pagare. E permettetemi una
considerazione brutale, credo che pochi saranno contenti di avere un parcheggio
in più se avranno sulla loro testa un debito da pagare che non dà ritorno.
SE LA LOGICA E': “LE
INFRASTRUTTURE SONO SEMPRE BUONE”, POTREMMO INDEBITARSI ALL'INFINITO ANCHE
SENZA RITORNO
Altrimenti, se la logica è quella che fare
infrastrutture è sempre buono perchè migliora la vita dei cittadini, potremmo
indebitarci all'infinito no? Perchè ce ne sono tante altre che potremmo fare:
parchi, infrastrutture per l'intrattenimento e concerti, nuove strutture
sportive e ristrutturazione di quelle esistenti, spazi per l'aggregazione
sociale, piste ciclabili, interventi sulla viabilità e mille altre cose.
Se fossimo uno Stato con i soldi da spendere
potremmo farle tutte e dire che 30 milioni per le infrastrutture sono pochi. Se
fossimo un Paese ricco di risorse potremmo dire certamente con convinzione che
30 milioni sono pochi.
I soldi che avevamo un tempo son stati usati
malissimo e oggi son finiti. Non lo volete capire ma siamo uno Stato che deve
fare i conti con un vincolo di bilancio rigido, siamo in deficit e abbiamo
debiti consolidati, non possiamo farlo crescere ancora con questa leggerezza, dobbiamo
avere una certa ragionevole sicurezza che il ritorno sarà superiore al costo
del debito che faremo. State facendo spending review sulle spalle dei cittadini
e poi fate debiti con una tranquillità disarmante senza sapere se il ritorno
supererà il costo.
IL GOVERNO DA' PER SCONTATO
MILLE EFFETTI POSITIVI MA NON SI POSSONO FARE COMMENTI IN ASSENZA DI NUMERI
Date per scontato che gli effetti saranno
positivi su mille situazioni, che i parcheggi porteranno un incremento del
turismo, che il polo degli uffici farà risparmiare un sacco di soldi, che il
campus scolastico farà incredibilmente aumentare il capitale umano, ma non c'è
un numero. Per me questa legge conferma che siete degli irresponsabili per come
vi approcciate alle cose, in questo caso all'indebitamento che resterà sulle
spalle di tutti noi.
Non voglio nemmeno commentare le opere
identificate, non ho nessun dato per dire se saranno utili o no perchè il
Governo non si è nemmeno preso la briga di fare una stima. E fare valutazioni
sulla base dei gusti o delle impressioni personali, senza un numero per dare
manforte o contraddire la propria impressione, credo non sia un esercizio
consono all'aula. Di sicuro credo anche io come il collega Foschi che si siano
sbagliate le priorità, che ci si sarebbe dovuti dedicare all'informatizzazione,
alla telecomunicazioni, alla viabilità, elementi con un sicuro impatto sulla
crescita economica e su cui siamo indietro.
SOSPETTO
CHE TUTTO SERVIRÀ SOLO ALL'EDILIZIA, E A NOI RESTERANNO I DEBITI...
Ho il forte sospetto che è quasi una certezza che
sarà tutto finalizzato, come sempre, a dare un po' di lavoro ai soliti noti,
alle solite imprese edili amiche dei potenti che sono in difficoltà, a chi da
anni tiene in scacco la politica sammarinese ed ogni tanto va a battere cassa.
Stavolta stanno battendo cassa e lo fanno a spese dello Stato che si indebiterà.
Ecco, questo credo sia l'unico dato politico che
emerge da questa legge: si farà lavorare qualche impresa edile amica della
politica a spese dello Stato, a spese dei giovani che avranno un debito sulle
spalle da ripagare. Tutto il resto è una totale incognita, visto che non avete
dato un numero. Quando lo darete ne riparleremo.