BILANCIO 2015 - LE PROPOSTE SULLO SVILUPPO DI CIVICO10-SU

Mi concentro su una parte che ritengo fondamentale per parlare di una buona finanziaria: la parte legata allo sviluppo economico del Paese. Una parte completamente assente nella legge di bilancio della maggioranza ma che è l'unica che può garantire un livello di entrate sostenibili e sufficienti per il futuro. Una parte consistente dei nostri emendamenti sarà lì, e voglio illustrarne i principali.
SVILUPPO – RIDUZIONE DELLA BUROCRAZIA, “SAN MARINO DIGITALE”
Quello su cui ci siamo prioritariamente concentrati su questo bilancio è il tema della riduzione al minimo della burocrazia. E ci siamo mossi su 3 direttrici:
1)                 la prima è la proposta di una delega al Governo per l'istituzione di uno Sportello Unico per le Imprese, luogo fisico e on-line col compito di rapportarsi coi vari uffici della Pubblica Amministrazione per tutte le necessità che le imprese dovessero formulare nell'interfacciarsi con la PA. Vogliamo che le imprese non debbano perdere il proprio tempo a girare fra uffici vari, ma che possano godere di un unico punto di contatto per le loro pratiche, utilizzando il sito internet in tutti i casi in cui questo sia possibile;
2)                 sempre sotto questo profilo, proponiamo di rendere concreto il principio, già sancito da una delle leggi di riforma della PA, per il quale la documentazione già in possesso della Pubblica Amministrazione non potrà essere nuovamente richiesta al cittadino per l'effettuazione di atti, pratiche o altri documenti. Il cittadino avrà la possibilità di autocertificare, in ogni documento o atto
amministrativo che lo riguardi, che la Pubblica Amministrazione già possiede la documentazione necessaria, pagando una sanzione significativa in caso di falsa dichiarazione;
3)                 il terzo profilo è la creazione di una apposita delega per la costituzione di un Registro delle Imprese consultabile da tutti, previo pagamento di una somma di denaro, presso la Camera di Commercio. Il Registro dovrà contenere i dati essenziali sulle imprese (dati identificativi, soci, esponenti aziendali, Statuto, informazioni finanziarie, ecc...), e rilascerà certificati con valore legale. Perchè la trasparenza è un grande valore economico.
4)                 infine proponiamo un emendamento che abbiamo volutamente chiamato “San Marino Digitale”, che inserisce una delega al Governo per ristrutturare la burocrazia sammarinese rendendola vicina al cittadino, informatizzata, rapida ed efficiente.
“San Marino Digitale” si articola secondo questi profili:
·         la piena validità e rilevanza legale degli atti e documenti preparati, conclusi e trasmessi in via informatica, purchè se ne possa accertarne la provenienza, senza necessità di invio di documenti scritti;
·         l'istituzione da parte della PA di almeno una casella di posta elettronica certificata per ogni ufficio che ha rapporti con il cittadino e l'utilizzo della posta elettronica certificata per ogni scambio di documenti e informazioni con i soggetti interessati che ne facciano richiesta;
·         la digitalizzazione della giustizia ai fini di rendere più conoscibile la giurisprudenza e gli atti e ridurre i costi di gestione e funzionamento amministrativo del Tribunale;
·         l'aumento fino ad almeno a 3 delle ore di insegnamento obbligatorio di informatica nelle scuole elementari, medie e superiori, incrementando anche le ore di insegnamento di programmazione per le scuole medie e superiori;
·         l'avvio da parte dell'Ufficio del Lavoro, in collaborazione col Centro di Formazione Professionale, di specifici corsi di formazione di informatica e programmazione, per specifiche categorie di lavoratori e disoccupati.
Una grandissima sfida, questa della digitalizzazione, che il nostro Paese, piccolo com'è, può vincere, e che sarebbe un incredibile prerequisito per attrarre imprese e investitori.
SVILUPPO – IMPRESA IN FORMAZIONE E AGENZIA PER LO SVILUPPO
Riguardo proprio alle nuove imprese, proponiamo 2 interventi.
Il primo è la previsione di una delega per la creazione di una nuova forma di impresa, che abbiamo chiamato “Impresa in Formazione”. Questa impresa, costituita da 2 dipendenti compresi i soci, beneficia per 4 anni di specifici incentivi e dopo 4 anni rientra in una delle tipologie di imprese già esistenti nell'ordinamento. Tra questi incentivi ci sono:
è    la riduzione a 1€ del capitale sociale, con la sua ricostituzione entro i 4 anni di durata degli incentivi;
è    forme di aiuto economico per l'affitto o l'acquisto della sede dell'impresa;
è    una tassa fissa del 10% sugli utili, con possibilità di utilizzo degli altri incentivi previsti per legge e legati al reinvestimento degli utili o all'incremento dell'occupazione;
è    abbattimento del 50% degli oneri sociali e contributivi a carico dell'impresa sui propri dipendenti;
è    accesso a finanziamenti agevolati, detassazione totale degli utili reinvestiti in azienda e deducibilità del rendimento figurativo del ca pitale proprio immesso.
Incentivi che crescono ancora qualora l'impresa in formazione sia qualificabile come start-up innovativa: in questo caso avranno accesso gratuitamente all'Incubatore di Imprese, senza pagare l'affitto o i servizi da esso forniti fino al 4° anno di vita.
Ma proponiamo anche, di nuovo, la costituzione di una vera Agenzia per lo Sviluppo, che avrà il compito di ricercare investitori disponibili ad investire in territorio e promuovere all'esterno le peculiarità, le leggi ed i vantaggi del Paese, sarà retribuita sulla base dei risultati di questa attività, sarà l'unico punto di contatto con tutte le imprese che intenderanno investire in territorio, e ne curerà le prime fasi di avvio, investimento e insediamento. Perchè non è il Governo che deve occuparsi di ricercare investitori, deve lasciarlo fare a strutture specializzate.
TURISMO/COMMERCIO: SMAC CARD TURISTICA/INCENTIVI COMMERCIO
Tre emendamenti che riteniamo fondamentali sono quelli per rilanciare il turismo, il commercio e i servizi in Centro Storico.
Proponiamo, con una specifica delega al Governo, l'introduzione di una Smac Card turistica, sul modello delle City Card utilizzate in diverse mete turistiche. Pagando 5 euro, ogni turista avrà diritto ad ingressi gratuiti o scontati presso i musei, a sconti e vantaggi, tutti a carico dello Stato, presso i negozi, bar, alberghi e ristoranti del territorio, ad agevolazioni sui trasporti e, soprattutto, ad eventi dedicati sia in inverno che in estate, con particolare attenzione alle rievocazioni storiche legate alla tradizione del nostro Paese, che dobbiamo potenziare perchè possono essere una attrazione potentissima per noi. In più, sconti per l'utilizzo di guide turistiche e l'utilizzo di audioguide e app multimediali per consentire di ascoltare le informazioni e visualizzare foto e video relativi ai musei, monumenti e luoghi presenti in territorio. Con questa Smac Card possiamo facilmente raccogliere 5 milioni di euro, minimo, senza considerare la tracciabilità delle transazioni che può ancora aumentare le entrate, e reinvestirle tutte nel turismo e nel commercio e nel suo potenziamento. Facendo si che i turisti possano stare a San Marino almeno 2 giorni godendo di una serie di servizi che oggi mancano.
Sempre in ambito turistico, proponiamo una netta estensione degli orari di apertura degli uffici e dei servizi pubblici di supporto al turismo, ivi compresi tutti i musei dello Stato, perchè se crediamo nel turismo bisogna che i servizi di supporto funzionino.
Al fine di incentivare le vendite e i consumi in territorio, poi, proponiamo di individuare ogni 6 mesi un massimo di 3 categorie merceologiche che per il successivo periodo saranno vendute in Repubblica a prezzo agevolato. Attraverso specifici rimborsi della monofase gravante sul bene, prevendendo specifici controlli atti ad evitare un aumento dei prezzi.
Ed infine proponiamo incentivi specifici su tassazione, costo dell'affitto e imposta di registro, per 3 anni, per le società o le imprese individuali che nel 2015 avvieranno un’attività di servizio all’interno del Centro Storico della Repubblica di San Marino, con particolare riguardo alle attività di supporto agli studenti, anche per potenziare e rendere più attrattiva l'Università.
RESIDENZA PER MOTIVI ECONOMICI
Una proposta a cui diamo molta importanza è quello della residenza per motivi economici. Una sorta di “residenza B”, da concedere a piccoli imprenditori che assumano almeno 2 dipendenti, di cui almeno la metà residente in territorio, che prevede meno diritti rispetto alla residenza standard (occorre per esempio una assicurazione sanitaria ed una piccola fideiussione) ma che può essere equiparata ad essa dopo 10 anni di effettiva attività di impresa e che comunque dà i medesimi diritti sotto l'aspetto fiscale, normativo e di accesso ai servizi della, chiamiamola, “residenza A”. Non possiamo utilizzare la leva della concessione di residenza solo per le grandi imprese, oggi occorre saper attrarre anche le piccole e medie utilizzando anche questi strumenti.
ALTRI INTERVENTI
Non ci fermiamo qui perchè ci aggiungiamo altri 3 temi a noi molto cari:
·                     la possibilità per l'Aass, una volta completata la rete in fibra ottica, di utilizzarla anche per offrire servizi agli utenti privati, dandola in concessione ad operatori di Tlc, dietro pagamento di un canone. Avere delle Tlc funzionanti è, naturalmente, base di ogni sviluppo economico futuro;
·                     la creazione di Fondo per la formazione professionale all’estero, che selezionerà, ogni anno, un massimo di 15 neolaureati sammarinesi o residenti da avviare alla formazione professionale presso aziende italiane o di altri Paesi, prevedendo il pagamento delle spese e della retribuzione del selezionato, con obbligo di restituzione solo qualora non torni a spendere in Repubblica le professionalità acquisite;
·                     la previsione di specifici sgravi fiscali e contributivi atti a favorire e incentivare le aziende che assumono lavoratori sammarinesi o residenti, prevedendo disincentivi in caso di assunzione di frontalieri.
BISOGNA FARE, SE VOGLIAMO DAVVERO DARE SUPPORTO ALLE IMPRESE
Voi sicuramente ci direte, come ci dite da anni: queste cose ci sono già, è in questa legge, in questa legge e in quest'altra legge. Noi pensiamo che le cose non sia importante solo scriverle, ma attuarle. Abbiamo discusso a più riprese con gli imprenditori, specialmente quelli più piccoli, con chi fa economia tutti i giorni, e ci hanno detto che di queste cose nel nostro sistema, concretamente, nei fatti non ce n'è una. E che sarebbero tutti interventi facilmente realizzabili, a costo basso o nullo, e che darebbero sviluppo e attrattività al sistema. Ed entrate al bilancio. E non c'è un buon motivo per non farle.

Questo è il contributo che noi intendiamo dare a questa finanziaria e al Paese, questo è il concetto che abbiamo di responsabilità verso il Paese.