Mi concentro su una parte che ritengo fondamentale per parlare di una buona
finanziaria: la parte legata allo sviluppo economico del Paese. Una parte
completamente assente nella legge di bilancio della maggioranza ma che è
l'unica che può garantire un livello di entrate sostenibili e sufficienti per
il futuro. Una parte consistente dei nostri emendamenti sarà lì, e voglio
illustrarne i principali.
SVILUPPO – RIDUZIONE DELLA BUROCRAZIA, “SAN MARINO
DIGITALE”
Quello su cui ci
siamo prioritariamente concentrati su questo bilancio è il tema della riduzione
al minimo della burocrazia. E ci siamo mossi su 3 direttrici:
1)
la prima è la proposta di una delega al Governo
per l'istituzione di uno Sportello Unico per le Imprese, luogo fisico e on-line
col compito di rapportarsi coi vari uffici della Pubblica Amministrazione per
tutte le necessità che le imprese dovessero formulare nell'interfacciarsi con
la PA. Vogliamo che le imprese non debbano perdere il proprio tempo a girare
fra uffici vari, ma che possano godere di un unico punto di contatto per le loro
pratiche, utilizzando il sito internet in tutti i casi in cui questo sia
possibile;
2)
sempre sotto questo profilo, proponiamo di
rendere concreto il principio, già sancito da una delle leggi di riforma della
PA, per il quale la documentazione già in possesso della Pubblica
Amministrazione non potrà essere nuovamente richiesta al cittadino per
l'effettuazione di atti, pratiche o altri documenti. Il cittadino avrà la
possibilità di autocertificare, in ogni documento o atto
amministrativo che lo riguardi, che la Pubblica Amministrazione già
possiede la documentazione necessaria, pagando una sanzione significativa in
caso di falsa dichiarazione;
3)
il terzo profilo è la creazione di una apposita
delega per la costituzione di un Registro delle Imprese consultabile da tutti,
previo pagamento di una somma di denaro, presso la Camera di Commercio. Il
Registro dovrà contenere i dati essenziali sulle imprese (dati identificativi,
soci, esponenti aziendali, Statuto, informazioni finanziarie, ecc...), e
rilascerà certificati con valore legale. Perchè la trasparenza è un grande
valore economico.
4)
infine proponiamo un emendamento che abbiamo
volutamente chiamato “San Marino Digitale”, che inserisce una delega al Governo
per ristrutturare la burocrazia sammarinese rendendola vicina al cittadino,
informatizzata, rapida ed efficiente.
“San Marino Digitale” si articola secondo questi profili:
·
la piena validità e rilevanza legale degli atti
e documenti preparati, conclusi e trasmessi in via informatica, purchè se ne
possa accertarne la provenienza, senza necessità di invio di documenti scritti;
·
l'istituzione da parte della PA di almeno una
casella di posta elettronica certificata per ogni ufficio che ha rapporti con
il cittadino e l'utilizzo della posta elettronica certificata per ogni scambio
di documenti e informazioni con i soggetti interessati che ne facciano
richiesta;
·
la digitalizzazione della giustizia ai fini di
rendere più conoscibile la giurisprudenza e gli atti e ridurre i costi di
gestione e funzionamento amministrativo del Tribunale;
·
l'aumento fino ad almeno a 3 delle ore di
insegnamento obbligatorio di informatica nelle scuole elementari, medie e
superiori, incrementando anche le ore di insegnamento di programmazione per le
scuole medie e superiori;
·
l'avvio da parte dell'Ufficio del Lavoro, in
collaborazione col Centro di Formazione Professionale, di specifici corsi di
formazione di informatica e programmazione, per specifiche categorie di
lavoratori e disoccupati.
Una grandissima
sfida, questa della digitalizzazione, che il nostro Paese, piccolo com'è, può
vincere, e che sarebbe un incredibile prerequisito per attrarre imprese e
investitori.
SVILUPPO – IMPRESA IN FORMAZIONE E AGENZIA PER LO
SVILUPPO
Riguardo proprio
alle nuove imprese, proponiamo 2 interventi.
Il primo è la previsione
di una delega per la creazione di una nuova forma di impresa, che abbiamo
chiamato “Impresa in Formazione”. Questa impresa, costituita da 2 dipendenti
compresi i soci, beneficia per 4 anni di specifici incentivi e dopo 4 anni
rientra in una delle tipologie di imprese già esistenti nell'ordinamento. Tra
questi incentivi ci sono:
è
la riduzione a 1€ del capitale sociale, con la
sua ricostituzione entro i 4 anni di durata degli incentivi;
è
forme di aiuto economico per l'affitto o
l'acquisto della sede dell'impresa;
è
una tassa fissa del 10% sugli utili, con
possibilità di utilizzo degli altri incentivi previsti per legge e legati al
reinvestimento degli utili o all'incremento dell'occupazione;
è
abbattimento del 50% degli oneri sociali e
contributivi a carico dell'impresa sui propri dipendenti;
è
accesso a finanziamenti agevolati, detassazione
totale degli utili reinvestiti in azienda e deducibilità del rendimento
figurativo del ca pitale proprio immesso.
Incentivi che crescono ancora qualora l'impresa in formazione sia
qualificabile come start-up innovativa: in questo caso avranno accesso
gratuitamente all'Incubatore di Imprese, senza pagare l'affitto o i servizi da
esso forniti fino al 4° anno di vita.
Ma proponiamo anche, di nuovo, la costituzione di una vera Agenzia per lo
Sviluppo, che avrà il compito di ricercare investitori disponibili ad investire
in territorio e promuovere all'esterno le peculiarità, le leggi ed i vantaggi
del Paese, sarà retribuita sulla base dei risultati di questa attività, sarà l'unico
punto di contatto con tutte le imprese che intenderanno investire in
territorio, e ne curerà le prime fasi di avvio, investimento e insediamento.
Perchè non è il Governo che deve occuparsi di ricercare investitori, deve
lasciarlo fare a strutture specializzate.
TURISMO/COMMERCIO: SMAC
CARD TURISTICA/INCENTIVI COMMERCIO
Tre emendamenti che riteniamo fondamentali sono quelli per rilanciare il
turismo, il commercio e i servizi in Centro Storico.
Proponiamo, con una specifica delega al Governo, l'introduzione di una
Smac Card turistica, sul modello delle City Card utilizzate in diverse mete
turistiche. Pagando 5 euro, ogni turista avrà diritto ad ingressi gratuiti o
scontati presso i musei, a sconti e vantaggi, tutti a carico dello Stato,
presso i negozi, bar, alberghi e ristoranti del territorio, ad agevolazioni sui
trasporti e, soprattutto, ad eventi dedicati sia in inverno che in estate, con
particolare attenzione alle rievocazioni storiche legate alla tradizione del
nostro Paese, che dobbiamo potenziare perchè possono essere una attrazione
potentissima per noi. In più, sconti per l'utilizzo di guide turistiche e
l'utilizzo di audioguide e app multimediali per consentire di ascoltare le
informazioni e visualizzare foto e video relativi ai musei, monumenti e luoghi
presenti in territorio. Con questa Smac Card possiamo facilmente raccogliere 5
milioni di euro, minimo, senza considerare la tracciabilità delle transazioni
che può ancora aumentare le entrate, e reinvestirle tutte nel turismo e nel
commercio e nel suo potenziamento. Facendo si che i turisti possano stare a San
Marino almeno 2 giorni godendo di una serie di servizi che oggi mancano.
Sempre in ambito turistico, proponiamo una netta estensione degli orari
di apertura degli uffici e dei servizi pubblici di supporto al turismo, ivi
compresi tutti i musei dello Stato, perchè se crediamo nel turismo bisogna che
i servizi di supporto funzionino.
Al fine di incentivare le vendite e i consumi in territorio, poi,
proponiamo di individuare ogni 6 mesi un massimo di 3 categorie merceologiche
che per il successivo periodo saranno vendute in Repubblica a prezzo agevolato.
Attraverso specifici rimborsi della monofase gravante sul bene, prevendendo
specifici controlli atti ad evitare un aumento dei prezzi.
Ed infine proponiamo incentivi specifici su tassazione, costo
dell'affitto e imposta di registro, per 3 anni, per le società o le imprese
individuali che nel 2015 avvieranno un’attività di servizio all’interno del
Centro Storico della Repubblica di San Marino, con particolare riguardo alle
attività di supporto agli studenti, anche per potenziare e rendere più
attrattiva l'Università.
RESIDENZA PER MOTIVI
ECONOMICI
Una proposta a cui diamo molta importanza è quello della residenza per
motivi economici. Una sorta di “residenza B”, da concedere a piccoli
imprenditori che assumano almeno 2 dipendenti, di cui almeno la metà residente
in territorio, che prevede meno diritti rispetto alla residenza standard
(occorre per esempio una assicurazione sanitaria ed una piccola fideiussione)
ma che può essere equiparata ad essa dopo 10 anni di effettiva attività di
impresa e che comunque dà i medesimi diritti sotto l'aspetto fiscale, normativo
e di accesso ai servizi della, chiamiamola, “residenza A”. Non possiamo
utilizzare la leva della concessione di residenza solo per le grandi imprese,
oggi occorre saper attrarre anche le piccole e medie utilizzando anche questi
strumenti.
ALTRI INTERVENTI
Non ci fermiamo qui perchè ci aggiungiamo altri 3 temi a noi molto cari:
·
la possibilità per l'Aass, una volta completata
la rete in fibra ottica, di utilizzarla anche per offrire servizi agli utenti
privati, dandola in concessione ad operatori di Tlc, dietro pagamento di un
canone. Avere delle Tlc funzionanti è, naturalmente, base di ogni sviluppo
economico futuro;
·
la creazione di Fondo per la formazione
professionale all’estero, che selezionerà, ogni anno, un massimo di 15
neolaureati sammarinesi o residenti da avviare alla formazione professionale
presso aziende italiane o di altri Paesi, prevedendo il pagamento delle spese e
della retribuzione del selezionato, con obbligo di restituzione solo qualora
non torni a spendere in Repubblica le professionalità acquisite;
·
la previsione di specifici sgravi fiscali e
contributivi atti a favorire e incentivare le aziende che assumono lavoratori
sammarinesi o residenti, prevedendo disincentivi in caso di assunzione di
frontalieri.
BISOGNA FARE, SE VOGLIAMO DAVVERO DARE SUPPORTO ALLE
IMPRESE
Voi sicuramente ci direte, come ci dite da anni: queste cose ci sono già,
è in questa legge, in questa legge e in quest'altra legge. Noi pensiamo che le
cose non sia importante solo scriverle, ma attuarle. Abbiamo discusso a più
riprese con gli imprenditori, specialmente quelli più piccoli, con chi fa
economia tutti i giorni, e ci hanno detto che di queste cose nel nostro
sistema, concretamente, nei fatti non ce n'è una. E che sarebbero tutti
interventi facilmente realizzabili, a costo basso o nullo, e che darebbero
sviluppo e attrattività al sistema. Ed entrate al bilancio. E non c'è un buon
motivo per non farle.
Questo è il contributo che noi intendiamo dare a questa finanziaria e al
Paese, questo è il concetto che abbiamo di responsabilità verso il Paese.